Una cavalcata eccezionale quella degli uomini di Mazzarri, ottenuta grazie a una società salda e competente, a un allenatore preparato e in grado di far giocare bene la sua squadra, composta da elementi di ottimo valore, ma soprattutto per merito del sostegno del calorosissimo pubblico reggino, sempre pronto a supportare la sua squadra in una stagione che sembrava segnata in negativo dall’inizio per i calabresi.
A contribuire all’impresa furono anche alcuni importanti risultati ottenuti dal sodalizio amaranto, tra cui le vittorie contro squadre superiori sulla carta, tra cui quelle casalinghe con Roma (1-0) e Milan (2-0). La penalizzazione fu annullata il 12 novembre, in occasione della vittoria per 0-1 in casa del Siena, poi arrivarono tre vittorie consecutive contro Cagliari (0-2 al Sant’Elia), Messina (3-1 al Granillo) e Torino (1-2 all’Olimpico). L’organico a disposizione di mister Mazzarri poteva vantare giocatori importanti, come ad esempio il sempreverde bomber Nicola Amoruso, piazzatosi al quinto posto della classifica marcatori con 17 reti, gli esperti difensori Salvatore Aronica e Alessandro Lucarelli, gli esterni Giandomenico Mesto e León e il centravanti Rolando Bianchi, miglior marcatore della Reggina con 18 gol messi a segno. Rilevanti e non poco anche i contributi di Luca Vigiani, fedelissimo di Mazzarri, che lo aveva già allenato nelle precedenti esperienze toscane con Pistoiese prima e Livorno poi, e del centrocampista Giacomo Tedesco, un vero e proprio geometra in mezzo al campo.
All’ultima giornata la Reggina non aveva ancora ottenuto la salvezza e si apprestava ad ospitare al Granillo il Milan di Ancelotti, reduce dalla vittoria della Champions League contro il Liverpool. Gli amaranto vinsero 2-0 e centrarono la meritata permanenza in massima serie, chiudendo il campionato al 14^ posto con 40 punti a causa della penalizzazione. Senza quest’ultima, infatti, la squadra di Mazzarri si sarebbe piazzata all’8^ posto con ben 51 punti, che le avrebbero permesso di accedere alla Coppa Intertoto. Un traguardo eccezionale e ancora oggi indelebile nelle menti dei tifosi della Reggina, che nel 2006-2007 vissero un anno particolare: dalla paura di una retrocessione che sembrava inevitabile alla gioia per un miracolo tanto insperato quanto clamoroso. Un’impresa del genere non poteva che premiare tutti i membri di quella squadra, insigniti della cittadinanza onoraria di Reggio Calabria.