Higuaín scrive il proprio nome nella storia del calcio italiano: 36 gol, mai nessuno come lui

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Gonzalo Higuaìn mostra il pallone della tripletta contro il Frosinone che gli è valso il record di marcature in una stagione di Serie A

Dopo una scorsa stagione finita malissimo e con tanti rimpianti, nessuno si aspettava un’annata del genere per Gonzalo Higuaín, alcuni addirittura lo vedevano sempre più lontano da Napoli, soprattutto dopo l’addio di Benítez, che ne aveva caldeggiato l’acquisto nell’estate 2013. Il Pipita, però, non solo è rimasto all’ombra del Vesuvio, convinto e motivato dal nuovo allenatore Maurizio Sarri, ma è migliorato sempre di più, rasentando la perfezione. Quest’anno ha segnato in tutti i modi, mettendo a segno la bellezza di 38 reti in 42 presenze tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. In Serie A è risultato il bomber più letale di tutti, chiudendo il campionato con 36 gol in 35 presenze, superando di gran lunga il connazionale Dybala (fermatosi a quota 19 al secondo posto).

A detenere il record di gol segnati in una singola stagione di Serie A era lo svedese Gunnar Nordahl, vincitore della classifica marcatori per ben 5 volte, che nel 1949-1950 chiuse con 35 reti messe a segno in 37 presenze. Higuaín ha riscritto la storia, battendo uno di quei record che sembrano imbattibili: a superarlo, infatti, non ci sono riusciti nemmeno alcuni dei più grandi calciatori che hanno giocato nel nostro campionato, tra cui Luca Toni (31 gol nel 2005-2006 con la Fiorentina), Antonio Di Natale (29 gol nel 2009-2010 e 28 gol nel 2010-2011 con l’Udinese), Zlatan Ibrahimović (28 gol nel 2011-2012 col Milan) e Edinson Cavani (29 gol nel 2012-2013 col Napoli). Inoltre, il Pipita è l’unico giocatore insieme al già citato Toni ad aver raggiunto e superato quota 30 gol dal 1959 ad oggi. Gli unici ad esserci riusciti nella storia della Serie A, oltre al campione del Mondo 2006 e al bomber del Napoli, sono l’oriundo Antonio Angelillo (33 gol nel 1958-1959 con l’Inter), il danese John Hansen (30 gol nel 1951-1952 con la Juventus), il già citato Gunnar Nordahl (35 gol nel 1949-1950 e 34 gol nel 1950-1951 col Milan), Felice Borel (31 gol nel 1933-1934 con la Juventus) e Giuseppe Meazza (31 gol nel 1929-1930 con l’Ambrosiana-Inter). Per onor di cronaca va anche aggiunto che, nel campionato 1928/29, l’attaccante del Torino Rossetti realizzò anch’egli 36 reti, ma si parla di un calcio totalmente diverso, dal momento che non si trattava di un campionato a girone unico, quindi non comparabile a livello di statistiche con quelli disputati dal 1930 in poi.

Luca Toni, capocannoniere della Serie A 2005/06 e vincitore della Scarpa d'Oro
Luca Toni, capocannoniere della Serie A 2005/06 e vincitore della Scarpa d’Oro

Insomma, un record storico per Higuaín, a coronamento di una stagione fantastica in cui il Pipita si è caricato sulle spalle la squadra ed è riuscito a trascinarla verso un ottimo secondo posto in campionato, che vale il ritorno in Champions League. Il centravanti argentino è sempre più l’idolo dei tifosi azzurri, che ora non rimpiangono più Cavani e sognano in grande con l’ex Real Madrid. Probabilmente sarà dura trattenerlo all’ombra del Vesuvio, ma i tifosi sperano che il Pipita decida di restare per vincere lo Scudetto. Nel frattempo, però, un’impresa, e che impresa, l’ha già fatta, con un traguardo sfuggito ai grandi campioni del passato e del presente e che lui, anche grazie a Sarri e all’aiuto dei suoi compagni di squadra, è riuscito a raggiungere con grande determinazione e forza di volontà.

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