Bidoni del calcio: Vampeta, il “vampiro” nerazzurro

Marcos André Batista Santos, in arte Vampeta. Soprannome derivato dalla fusione delle parole Vampiro e Capeta (Diavolo in portoghese). A presentarlo così, fa quasi paura. A dirla tutta, però, a spaventare è soprattutto la sua carriera calcistica (e non solo) in Italia e fuori.

KASHIMA, JAPAN: Portrait of Brazilian midfielder Vampeta taken 31 May 2001 in Kashima before the start of the Confederations' Cup Korea/Japan soccer match between Cameroon and Brazil. AFP PHOTO KAZUHIRO NOGI (Photo credit should read KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images)

Personaggio controverso, denunciato dalla moglie per violenze; modello per una rivista gay ma dichiaratamente eterosessuale; attuale candidato del partito dei lavoratori; allenatore-giocatore nelle serie minori brasiliane per 450 euro al mese (periodo nel quale dichiarava che sarebbe entrato in campo solo 15 minuti, o avrebbero rischiato il posto sia l’allenatore che il giocatore); ma anche campione del mondo con la Nazionale brasiliana nel 2002 e amico fraterno del fenomeno Ronaldo.

26 Oct 2000: Vampeta of Inter Milan in action during the UEFA Cup second round first leg match against Vitesse Arnhem played at the San Siro, in Milan, Italy. The match ended in a 0-0 draw. Mandatory Credit: Stuart Franklin /Allsport

Nel 2000 si trasferisce all’Inter, che con un’offerta di 30 miliardi di vecchie Lire lo strappa dalle grinfie della Fiorentina, e si presenta con un’intervista eseguita continuamente palleggiando nel campo d’allenamento nerazzurro. A Milano ritrova Ronaldo, con cui ha giocato insieme al PSV in Olanda, e si mette al servizio di un allenatore che dice di stimarlo molto, Marcello Lippi. L’inizio è anche incoraggiante, con un gol nonostante la sconfitta per 4-3 nella Supercoppa Italiana ai danni della Lazio, ma la sua prima e ultima presenza in campionato è contro la Reggina, che vince per 2-1. Una partita tristemente famosa, al termine della quale Lippi rilascia un’intervista infuocata e viene licenziato. A sostiuirlo Marco Tardelli, che una volta arrivato ad Appiano Gentile rivolge questa frase al centrocampista brasiliano: “non ti conosco, non ho mai sentito parlare di te“. La risposta del Diavolo-Vampiro è “neanche io ti conosco, mister!“. Fine. Per Tardelli, Vampeta continua ad essere uno sconosciuto fino a Gennaio, quando viene ceduto al Paris SG, e non mette più piede in campo.

ronaldo-trans-vampeta

Ma fuori dal campo, di lui si parla eccome… e sicuramente non se lo dimenticherà facilmente Ronaldo, con il quale sono divenute famose due situazioni, che Vampeta ricorda così:

Una volta andai a casa di Ronaldo, che abitava in un condominio dove stavano anche Dida, Roque Júnior e altri. Ero già sbronzo quando andai a recuperare una bottiglia di vino dalla sua cantina. E me la scolai. Ma era il vino regalatogli da Papa Giovanni Paolo II in una visita in Vaticano…Ronaldo si incazzò, voleva che gliela pagassi. Ma il vino sapeva di aceto….“.

Una volta ho preso in giro Ronaldo, quando mi invitò al ristorante con altre 5 donne. Quando li incontrai avevo già bevuto 4 o 5 caipirinhas, e gli chiesi chi fossero i trans e chi le donne, poichè volevo stare solo con quest’ultime. Le donne risero di gusto, lui si incazzò parecchio. Ma io scherzavo…

Del resto, stiamo parlando di uno che ha dichiarato di non amare Milano e  Parigi, ma di preferire Bahia e l’Olanda, un posto “libero, dove la gente beve, fuma, fa sesso e si fa gli affari propri“….

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