Stagione 2001/02, al “Rigamonti” di Brescia è in scena il derby lombardo tra le rondinelle e l’Atalanta, una gara da sempre sentita ma che, in quell’occasione, passerà alla storia. La squadra nerazzurra disputa un grande primo tempo e, dopo esser andata sotto per la rete di Baggio, rimonta con Sala, Doni e Comandini, chiudendo il primo tempo sul 3-1. A quel punto si gioca una sfida nella sfida, con i supporters atalantini che indirizzano dei cori poco piacevoli verso Carletto Mazzone, tecnico del Brescia, che nonostante un carattere fumantino fa di tutto per mantenere la calma. Inizia il secondo tempo ed il Brescia spinge alla ricerca della rete che possa riaprire l’incontro, l’Atalanta sfiora ancora il gol ma alla mezz’ora a riaprire il match ci pensa ancora Roberto Baggio. Da lì sono minuti vibranti, Mazzone, inviperito, minaccia gli ultras nerazzurri: “Se famo er terzo vengo là sotto”. La sfida personalissima tra il tecnico e i tifosi continua fino al 92′, quando una punizione ancora di Baggio trova la deviazione di Rinaldi che insacca la propria porta, scatenando l’esultanza del pubblico di casa e la corsa furibonda, come da promessa, di Mazzone sotto la curva avversaria, prima trattenuto a stento dagli addetti ai lavori ed infine espulso da Collina, ma lui il suo personalissimo derby l’ha vinto così.