David Trezeguet e il sogno premonitore prima di Milan-Juve

“Lo avevo sognato, non una, ma più volte. Ogni volta che chiudevo gli occhi lo vedevo, magari in maniera diversa, ma il risultato non cambiava: palla in rete, abbraccio dei compagni, festa della nostra curva a San Siro.
Si, il gol scudetto lo avrei segnato io, ne ero certo.
Era stata una stagione particolare, prima l’infortunio alla spalla, poi un virus influenzale, poi la botta alla caviglia in nazionale, saltai in pratica mezzo campionato.
Ma in quel 8 Maggio, Milan-Juve con entrambe le squadre appaiate a 76 punti, ero pronto per giocare, era in pratica uno spareggio per il titolo.
Ci apprestavamo a giocarlo senza il nostro miglior giocatore in quel periodo, già perchè Zlatan Ibrahimovic in quel primo anno alla Juve era una forza della natura, impressionante vederlo anche solo in allenamento. Zlatan però doveva scontare l’ultima delle tre giornate di squalifica rimediate contro l’Inter proprio in quella giornata, curioso per una squadra che si diceva controllasse tutto il calcio italiano, sarebbe bastato che l’arbitro De Santis, indagato di esser molto amico di Moggi, nel referto dicesse di aver visto tutto, invece…
Avremmo giocato io e Alex, così il venerdì nello spogliatoio mi lasciai andare a una confessione: “segno io e vinciamo ragazzi”.
Poche parole che però scatenarono il putiferio: in pochi secondi molti si lanciarono in gesti scaramantici, qualcun altro, invece, con una pacca sulla spalla mi fece “bella David, dichiarato vale di più”. Ma nessuno mi prese per matto, forse per la determinazione con cui lo dissi, forse perchè era giusto crederci. La notizia venne alla ribalta, addirittura sui giornali in prima pagina, ma io ne ero sempre più convinto.
Scesi le scalinate di San Siro quel pomeriggio con grande tranquillità, e poi e andò tutto come previsto, la rovesciata di Alex, il mio gol, la mia esultanza…al minuto 28 lo scudetto numero 28.
I tifosi mi cantavano ‘Quando gioca segna sempre Trezeguet’, in quel caso sarebbe andato meglio ‘quando sogna, segna sempre Trezeguet’…”

DAVID TREZEGUET

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