2 Mattia DE SCIGLIO 7,5 – Piacevole sorpresa. Sembrava avviato verso la mediocrità degli incompiuti, invece ha tirato fuori gli attributi e si è ripreso un ruolo da protagonista. Ottimo contro Spagna e Germania.
3 Giorgio CHIELLINI 8 – Lontano parente del difensore insicuro visto ai Mondiali. Giorgione è tornato insuperabile con la consueta grinta, concedendosi anche un gol di rapina alla Spagna.
4 Matteo DARMIAN 5 – In Brasile una delle poche note liete, in Francia una delusione: partito titolare, è finito in panchina dopo l’esordio e da lì non si è quasi più visto. Il rigore sbagliato è l’istantanea di un Europeo sottotono.
5 Angelo OGBONNA 6 – Non ha sfigurato nella “sgambata” contro l’Irlanda. Dimostra di essere una buona alternativa, anche se forse andrebbe provato in partite più impegnative.
6 Antonio CANDREVA 7 – Moto perpetuo sulla destra. Tanta corsa e grinta, tanti cross messi in mezzo. Ottimo contro il Belgio, meno contro la Svezia; poi un infortunio lo ha estromesso sul più bello.
7 Simone ZAZA 5 – Di buono c’è lo spezzone contro la Svezia, in cui avvia il gol di Éder. Con l’Irlanda combina poco o nulla, con la Germania entra per tirare il rigore e sbaglia goffamente. Ma non è tutta colpa sua.
8 Alessandro FLORENZI 6,5 – Corre come un forsennato e questo gli toglie un po’ di lucidità quando c’è da attaccare. L’impegno comunque non manca mai. Il salvataggio su Müller è da antologia.
9 Graziano PELLÈ 7,5 – Al netto del rigore tragicomico, è stato il riferimento offensivo della squadra. Duelli, sponde, lavoro sporco e due bei gol (quasi in fotocopia) che hanno sancito le vittorie su Belgio e Spagna.
10 Thiago MOTTA 5 – La sua convocazione con tanto di numero 10 aveva scatenato le critiche del popolo. I dubbi rimangono: che ci faceva in Francia? Troppo lento e compassato.
11 Ciro IMMOBILE 5,5 – Convocato nonostante le ultime esperienze non certo esaltanti. Da subentrante mette paura al Belgio con qualche sgroppata, da titolare sbatte contro il muro irlandese e scompare.
12 Salvatore SIRIGU 5,5 – Penalizzato perché valutato su una sola partita, ma la responsabilità del gol di Brady è in gran parte sua. Paga forse la ruggine accumulata al PSG.
13 Federico MARCHETTI s.v. – Chiamato un po’ a sorpresa per sostituire l’infortunato Perin. Era il terzo portiere e ha fatto da spettatore.
14 Stefano STURARO 5,5 – Contro l’Irlanda è un mezzo disastro; contro la Germania, titolare d’emergenza, tira fuori la grinta e se la cava in qualche modo. Si può fare di meglio.
15 Andrea BARZAGLI 8 – Lascia la Nazionale in lacrime dopo l’ultima, grande avventura. Sempre preciso, mai in difficoltà, neanche contro gli avversari più giovani e rapidi. Sostituirlo sarà un’impresa.
16 Daniele DE ROSSI 6,5 – Non sarà un fulmine di guerra, ma in mezzo al campo si fa sentire; detta i tempi della manovra e arretra per aiutare la difesa. Poi anche lui alza bandiera bianca per infortunio.
17 ÉDER 7 – Corre, rincorre, lotta; è il classico attaccante che lavora per la squadra. Ha risposto alla diffidenza dei più giocando un buon torneo, coronato dal gol decisivo contro la Svezia.
18 Marco PAROLO 7,5 – In crescendo. Timido all’esordio, sfiora il gol con la Svezia ma è contro le big che si mette in luce: intelligenza, carattere e dinamismo, anche nell’inedito ruolo di regista.
19 Leonardo BONUCCI 8,5 – L’ultimo baluardo e il primo all’assalto. Impeccabile in difesa, preciso in impostazione, freddo dal dischetto. Nonostante l’errore successivo il suo Europeo resta da incorniciare.
20 Lorenzo INSIGNE 6 – Invocato da molti per dare fantasia all’attacco, in quel poco che ha giocato ha mostrato buone cose e dal dischetto ha fatto il suo dovere. Il fisico minuto lo ha un po’ penalizzato.
21 Federico BERNARDESCHI 5 – Conte gli concede una chance da titolare contro l’Irlanda, ma il talentino viola si dimostra ancora acerbo e scompare in balìa del pressing avversario. Lo rivedremo.
22 Stephan EL SHAARAWY s.v. – Solo pochi minuti con l’Irlanda per il Faraone, rimasto ai margini di questa Nazionale.
23 Emanuele GIACCHERINI 8 – È un pupillo di Conte e ne incarna le caratteristiche alla perfezione. Corsa, sacrificio e anche qualità; esce dal campo dopo aver dato tutto. Da manuale il gol segnato al Belgio.