Garcia-Roma, una panchina in altalena

Garcia out, Spalletti in, questa la decisione della Roma che torna a cambiare tecnico in corsa 3 anni dopo l’ultima volta (Zeman nel 2013).

L’avventura di Rudi ‪‎Garcia‬ sulla panchina della Roma inizia nel 2013, i giallorossi devono raccogliere i pezzi della fallimentare stagione di Zeman e smaltire la delusione del derby perso in finale di Coppa Italia.
Il feeling con l’ex tecnico del Lille è subito ottimo, i capitolini partono forte nello scetticismo generale mettendo in fila 10 vittorie di fila che li issano in vetta, salvo poi subire un calo, staccandosi definitivamente dalla Juventus nella sconfitta (0-3) nello scontro diretto. È il campionato dei 102 punti della Juventus, i giallorossi arrivano comunque secondi tornando dopo 4 anni in Champions.


Altra stagione altro giro, questa volta la Roma parte con maggior consapevolezza ma la storia si ripete: un buon inizio e poi il calo, la prima sconfitta arriva a Torino con la Juve, famosa per il gesto del violino e per il post partita nel quale il tecnico francese pronuncia l’ormai famosa frase  “oggi ho capito che vinceremo il campionato”.BIG-garcia-violino-Juve-Roma I giallorossi però non incantano, in Champions la pesante sconfitta (7-1) con il Bayern Monaco segna la stagione dei giallorossi, che stenteranno a lungo e verranno eliminati dalla Fiorentina sia in Coppa Italia che in Europa League, acciuffando il secondo posto in campionato solo alla penultima giornata nel derby.

 

 

La stagione attuale sembra quella giusta, ma i capitolini continuano sugli standard della stagione precedente, la vittoria sulla Juve alla seconda giornata riaccende l’entusiasmo della tifoseria, entusiasmo che però dura poco, in campionato il percorso è zoppicante e vede via via i giallorossi scivolare dalle posizioni che contano, in Champions un’altra sconfitta da record (6-1) con il Barça segna la rottura del rapporto tra allenatore e tifoseria. Rottura che viene sancita definitivamente dalla stentata qualificazione agli ottavi di Champions tra i fischi
all’esonero di oggi, dopo il pari con il Milan.

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