I derby più sentiti:”Il Derby della Scala”

Domenica 10 Maggio si disputerà il “Derby della Scala” allo stadio Bentegodi di Verona. Una partita sentita dalla città, soprattutto dalla sponda clivense, in cui entrambe le squadre vogliono assolutamente vincere e prevalere sui rivali. Si prospetta un match caldo sia dentro sia fuori dal campo, nonostante la salvezza di entrambe le squadre.

Il derby di Verona ha una storia  abbastanza recente: il Chievo ci mise ben sessant’anni dalla sua fondazione ad approdare in Serie B. Fece ciò nel 1994 quando sulla sua panchina sedeva mister Malesani. Dalla stagione successiva si sono disputati tredici derby, cinque dei quali in Serie A. Il bilancio vede il Chievo il vantaggio: sei vittorie clivensi, contro le cinque dell’Hellas, solamente due i pareggi.

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1994-1995. Il primo confronto della storia che terminò con un pareggio in Serie B: si giocò la sera del 10 dicembre 1994 di fronte ad un pubblico numeroso e terminò 1-1. Al vantaggio Hellas di Fabrizio Fermanelli su rigore, replicò il clivense Riccardo Gori con un colpo di testa. Nel ritorno, il 7 maggio 1995 il Chievo conquistò la prima vittoria del derby di Verona: si impose per 3-1, con  Michele Cossato, Valtolina e Giordano.

1995-1996. Sempre nella serie cadetta, l’Hellas conquistò il primo successo sul Chievo: il 26 novembre 1995 grazie alle reti di Cammarata e Zanini, finì 2-1. Al ritorno, il 28 aprile 1996, l’Hellas bissò il successo dell’andata: vinse 1-0 grazie alla rete di De Vitis. Alla fine della stagione il Verona di Attilio Perotti volò in A.

1997-1998. L’Hellas ritornò in Serie B dopo un solo anno in A e l’11 ottobre 1997 si tornò a disputare il derby della Scala. In quell’occasione, il Verona di Gigi Cagni annichilì il Chievo, imponendosi con un impressionante 4-0 grazie alle reti Aglietti, Corini, Giandeb. Silvio Baldini si vendicò vincendo 2-0 con le reti di Federico Cossato e Andrea Zanchetta.

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1998-1999. Ultimi due derby della storia in B: il 20 dicembre 1998 Hellas e Chievo giocarono l’unico derby concluso per 0-0. Nel ritorno, il 16 maggio 1999, la squadra della Diga si impose per 2 a 0 con reti di Lombardini e Passoni. Il Verona, dell’ ex CT, Prandelli si “consolò” con la grande promozione che lo spinse ad arrivare, l’anno seguente, al nono posto in Serie A.

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2001-2002 Nel maggio 2001 il Chievo di Del Neri raggiunse l’incredibile promozione in A. La sera del 18 novembre 2001 andò in scena il derby storico in Serie A davanti ad un Bentegodi tutto esaurito per l’occasion. Verona divenne la quinta città italiana, dopo Roma, Milano, Torino e Genova ad assistere a una stracittadina nel massimo campionato italiano. Una partita incredibile. L’Hellas in svantaggio di due reti rimonta il Chievo: prima con Oddo su rigore, poi pareggia grazie ad un meraviglioso quanto incredibile autogol di Salvatore Lanna. Infine, vinse addirittura 3-2 con un gol di Camoranesi. Indimenticabile la corsa sotto la curva del mister Alberto Malesani. Nel match di ritorno, il 24 marzo 2002, il Chievo però si vendicò battendo i rivali per 2-1, ribaltando il gol iniziale di Mutu grazie ad una doppietta di Federico Cossato, uomo derby. Per l’Hellas arrivò la sconfitta il 5 maggio 2002. Dopo la retrocessione ci mise ben undici anni per ritornare in Serie A, promozione che passò necessariamente anche dopo quattro anni infernali di Lega Pro e una retrocessione in Serie C2 scampata per poco.

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2013-2014. Dopo la promozione degli scaligeri, tornò a disputarsi il derby. La partita fu molto sentita: dopo novanta minuti lo 0-0 sembrò ormai inevitabile ma il Chievo nei minuti finali vinse grazie ad un lampo di Lazarevic. Al ritorno il Verona pareggiò i conti imponendosi per 1-0 grazie ad un gol del solito grande Luca Toni. La sconfitta complicò i piani salvezza del Chievo, che comunque riuscì a salvarsi lo stesso. Mentre la vittoria spinse il Verona a tentare la scalata verso le posizioni che garantivano l’accesso all’Europa League. Ma a Roma contro la Lazio il sogno svanì.

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2014-2015. In questa stagione prima di Natale andò in scena uno dei più brutti derby della storia, nonché una delle più brutte partite della stagione per entrambe. Pochissime emozioni e molto il nervosismo: ci furono cinque ammoniti con il Verona che schierò un 3-5-2 con Nenè al posto di Saviola in attacco e il Chievo che giocò principalmente di ripartenze. L’unica vera emozione del primo tempo fu una bella bicicleta dal punto di vista estetico di Nenè che finì di poco a lato: nei pochi mesi a Verona è ricordato solo per questo e per un gol rubato a Rafa Marquez in Coppa Italia contro la Juventus. Dopo ottanta minuti soporiferi, un gol di Paloschi, obiettivamente in fuorigioco, regalò la vittoria ai clivensi di Maran, da poche settimane subentrato ad Eugeno Corini.

Domenica si disputerà il quattordicesimo derby della storia, e il sesto in Serie A, con la consapevolezza che si arriverà almeno ad otto derby nella massima serie vista la salvezza matematica di entrambe. Il Chievo arriva a questo derby con una buona striscia di risultati utili consecutivi e uno stato di forma spettacolare, mentre l’Hellas Verona si presenta alla stracittadina con 3 giocatori fondamentali squalificati, alcuni acciaccati ma con il capocannoniere della squadra a quota 18 reti, il grande Luca Toni.

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