Le rivalità più sentite: Sporting – Benfica

Nella bella e soleggiata Lisbona vi sono due religioni: una bianco verde e una rossa. Una viene rappresentata da un leone, l’altra da un’aquila. Da sempre il derby della capitale portoghese è il match clou del Paese. E come potrebbe essere altrimenti: in passato, queste due squadre hanno sfornato gente come Figo, Rui Costa, Eusebio e Cristiano Ronaldo. Ma andiamo con ordine.

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In Portogallo, il calcio arriva nei primissimi anni del ‘900. Il primo club calcistico del Portogallo è lo Sport Clube Vianense, fondato nel 1898. A Lisbona nascono importanti associazioni sportive con varie discipline al suo interno. Il 14 aprile 1906 viene fondato a Lisbona il Campo Grande Sporting Club nome che verrà successivamente cambiato nel luglio dello stesso anno con Sporting Club de Portugal. Il club deve la sua nascita ad alcune divergenze tra i fondatori di un precedente club, lo Sport Club de Belas che venne fondato da alcuni ragazzi del quartiere Belas di Lisbona. Il club venne fin da subito finanziato dal Visconde Alvalade con un grande somma in denaro messa a disposizione.

Nella stessa Lisbona due anni prima, venne fondato un club calcistico denominato Sport Lisboa il quale adottò come colori sociali il bianco e il rosso e un’ aquila come simbolo. Il fondatore sarà anche il primo allenatore del club, Cosme Damiao. Nel luglio del 1906 viene fondato un club ciclistico chiamato Grupo Sport Benfica e nel simbolo compare uan ruota di bicicletta. Due anni più tardi i due club si uniscono, dando vita così ad una società polisportiva. Prima della fusione tra i due club avviene però il primo incontro tra i Leoes e le Aguias. E’ il 1907 e prima della nascita di un vero campionato nazionale, in tutto il paese si gioca contro squadre della stessa regione o addirittura della stessa città. A Lisbona si gioca il Campeonato de Lisbona e i due club si affrontano il primo dicembre. Lo Sporting riesce a vincere per due reti a uno contro le aquile ma la rivalità è già nata poco prima del calcio d’ inizio, perchè otto calciatori del Benfica affiliati al club decidono di passare allo Sporting lasciando così le aquile in difficoltà numerica. Il clima di quella partita è senza freni, ci sono pochi gol e molte scorrettezze, specialmente da parte dei giocatori del Benfica. Nel 1934 nasce in Portogallo la prima edizione del campionato nazionale. Il primo campionato se lo aggiudica il Porto simboleggiato da draghi e nato nel 1906. Nelle successive tre stagioni è il Benfica a trionfare grazie ad una magnifica gestione dell’ ungherese Lippo Hertzka. Dopo tre anni, Hertzka viene rimpiazzato dal suo connazionale Janos Biri. Lo Sporting dovrà aspettare il 1941 prima di vincere il suo primo campionato. Tuttavia dal 1934 ad oggi, solamente in due occasioni il campionato è stato vinto da una squadra che non sia una delle tre grandi: il Belenenses nel 1946 e il Boavista nel 2001. I derby tra Sporting e Benfica sono spesso decisi da Fernando Peyroteo, un portoghese di origini angolane ancora oggi miglior realizzatore del campionato. In carriera ha realizzato 542 reti in 334 incontri e dal 1937 al 1949 ha vestito la maglia biancoverde. Peyroteo era la punta di diamante dei Cinco Violinos, termine col quale venivano chiamati i cinque attaccanti dello Sporting dal 1946 al 1949: Jesus Correia, Vasques, Albano, Travassos e appunto Peyroteo. Chiamati così per la semplicità e bellezza del loro gioco, i cinque si trovavano a meraviglia e realizzarono per lo Sporting circa 800 reti.

Dopo tanti titoli nel 1960 arriva la svolta epocale per il Benfica: in Mozambico, ex colonia portoghese, c’è un ragazzino dalla pelle scura che gioca a calcio tutti i giorni con un palla formata da carta, stracci e quel poco altro che si trova. Essendo una colonia portoghese alcuni piccoli club locali sono affiliati con i migliori club portoghesi per accaparrarsi il miglior talento. Inizia a giocare in una squadra amatoriale ispirata al grande Brasile degli anni ’50. Successivamente prova ad entrare in un club locale affiliato col Benfica ma il provino non inizia nemmeno. Eusebio prova allora allo Sporting Lourenço Marques, affiliato allo Sporting Lisbona, allenato da Ugo Moretti il quale propone più volte il ragazzo a molti club italiani ma questi non accettano. Ma nel 1960 il brasiliano Bauer rimane meravigliato dalle doti di questo ragazzino e lo propone a Belà Gutman, coach del Benfica. Dopo alcuni disguidi tra Sporting e Benfica, Eusebio viene convinto dalle Aquile e si trasferisce a Lisbona per circa 400.000 escudi. Il club però aspetta a farlo esordire perchè la rabbia dello Sporting è talmente feroce che i dirigenti del Benfica ipotizzano un possibile sequestro di persona da parte dei rivali. Mandano così il giovane africano nel sud del Portogallo, nella meravigliosa regione dell’ Algarve. Negli anni, Eusebio decide spesso e volentieri derby e campionati dimostrando a tutto il mondo la sua meravigliosa ed irripetibile classe. Dal 1960 al 1977 il Benfica vincerà ben 13 volte il campionato. Dal 1978 il Porto si è prepotentemente inserito nella corsa al titolo insieme alle due squadre di Lisbona. Nel 1961 il Benfica trionfa in Coppa dei Campioni (secondo successo consecutivo) nella splendida finale di Amsterdam del 2 maggio del 1962. La fulminea doppietta di Puskas in 23 minuti sembra non lasciare scampo ai portoghesi ma all’ intervallo il Benfica è sotto per 3-2. Il secondo tempo è solo di marca Benfica e dopo il gol di Coluna, una magnifica doppietta di Eusebio, regala la vittoria ai portoghesi. Dopo aver perso una finale a Londra contro Best e Manchester United, il Benfica verrà investito dalla tremenda maledizione di Bela Gutman.

Nel 2004 si gioca l’Europeo in Portogallo e vengono così costruiti nuovi stadi per il torneo e per i club. Al Benfica viene costruito il Da Luz, mentre allo Sporting il magnifico José Alvalade. Oltre a condividere la stessa meravigliosa città, i due club hanno spesso tesserato giocatori i quali erano ex o dello Sporting o del Benfica. Il primo fu Alfredo Valadas che giocò per i leoni dal 1931 al 1933 e qualche mese dopo si trasferì al Benfica in cui vi rimase per ben dieci anni. Nel tempo se ne contano a volontà di calciatori che hanno cambiato maglia ma non città: Carlos Martins, Joao Pereira, Maniche, Caneira, Paulo Bento, Simao e Paulo Sousa. Arthur John invece passò da allenatore dal Benfica allo Sporting nel 1931. Il più recente allenatore a cambiar colori è Jorge Jesus attuale allenatore dello Sporting (che sta facendo benissimo), con un importante passato con le aquile di Lisbona. Il derby di Lisbona, chiamato in patria come Derby Eterno è sicuramente uno dei più belli e affascinanti d’Europa, sia per atmosfera sia per spettacolo in campo: la velocità e la tecnica sopraffina delle aquile contro la compattezza dello Sporting.

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