Mirko Antenucci racconta: “Io, unico molisano in Serie A, che orgoglio il ricordo della mia terra”

Partire dal basso, fare una comparsata in Serie A e poi iniziare il proprio personale giro del mondo, quanti attaccanti sono accomunati da questa storia?
Tratto comune anche di Mirko Antenucci, il cui viaggio ha però trovato nuovamente la strada della Serie A, quando nemmeno più ci pensava.
La particolarità dell’attaccante spallino è però un’altra, è l’unico calciatore molisano a calcare i campi della Serie A, tratto distintivo del quale Antenucci va parecchio fiero, come da lui stesso raccontato in una recente intervista:

“Nel Molise si nasce, ma poi si va via, perché da noi non è facile diventare calciatori: poche infrastrutture, poche società professionistiche.
A Roccavivara sono cresciuto per strada.
C’era poco traffico e allora tutti a giocare: era bellissimo, devo tutto al mio Molise, di cui sono orgoglioso di essere un po’ il portabandiera in Serie A.
Io sognavo di fare il calciatore e il primo stadio sono state le vie del mio paesino da meno di mille abitanti.
A 24 anni Zenga mi fece esordire in A col Catania, ma poi le cose non andarono come speravo e cominciai a girare.
Quando andai al Leeds avevo 29 anni e non ci pensavo più alla A: un limite caratteriale, certo. Magari ho pagato un po’ l’etichetta di attaccante di categoria, che in fondo non mi spiaceva nemmeno. Forse non credevo tanto in me stesso, ma la realtà è che chi segna tanto in B segna anche in A se gli danno il tempo di giocare.
Se avessi segnato 12 gol al secondo anno al Leeds, avrei avuto il rinnovo automatico. A dicembre ero già a 8 e allora Cellino, proprietario del club, impose di non farmi più giocare.
Riuscii comunque ad arrivare a dieci prima di tornare in Italia. All’inizio alla Spal non giocavo, ma ho creduto nel lavoro e mi sono ritagliato uno spazio importante.
Quando in estate sono stati acquistati Borriello e Paloschi ho ricevuto un’offerta importante dalla B. Mi sono chiesto se potessi ancora essere importante per la Spal e mi sono risposto di sì. Per fortuna lo sto dimostrando”.
MIRKO ANTENUCCI

 

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