Occhio a…Gianluca Caprari, da baby raccattapalle a campioncino biancazzurro

Essere conosciuti ben prima di intraprendere la strada del calciatore?
A volte può succedere!
E’ il caso di Gianluca Caprari, attaccante esterno classe ’93 del Pescara, conosciuto dai tifosi romanisti già da quando aveva 15 anni.
Gianluca, nato proprio a Roma e con tutta la trafila nelle giovanili giallorosse, sale alla ribalta nel Gennaio del 2008, quando assiste, da raccattapalle, a Roma-Palermo. Il punteggio fatica a sbloccarsi e la squadra di Spalletti resta inchiodata sullo 0-0 con i rosanero, almeno fin quando un giovane raccattapalle decide di posizionare velocemente la palla vicino alla bandierina per far battere il corner: i giallorossi se ne accorgono, i rosanero no, Amantino Mancini fa 1-0 e quel raccattapalle, che di nome fa Gianluca e cognome Caprari, è il piccolo eroe del giorno.
Tre anni dopo Gianluca, alle soglie dei 18 anni, fa il suo debutto ufficiale in giallorosso contro lo Shaktar in Champions, replicando qualche settimana dopo nello 0-0 contro il Milan all’Olimpico.

Resta a Roma ancora un anno con una manciata di presenze in Europa League, poi nel Gennaio 2012 il Pescara gli offre la grande occasione in B: 15 presenze, 3 gol e ritorno in A per gli abruzzesi, non male il biglietto da visita del giovane romano, che resta in biancazzurro anche la stagione seguente in Serie A.

CAPRARI
Un breve ritorno a Roma e poi, nel 2014, il passaggio definitivo in Abruzzo, dove diventa man mano una pedina importante, contribuendo, la scorsa stagione, con 13 gol al ritorno in A.
L’Inter lo segue da vicino e lo acquista, lasciandolo in prestito a Pescara, nel frattempo di anni da quel pallone rimesso in gioco ne sono passati 8, Gianluca alla prima in A della nuova stagione gioca e lo fa alla grande contro il Napoli, trovando il gol del momentaneo 2-0 e risultando uno dei migliori dei suoi.
Esterno d’attacco o, come utilizzato da Oddo, punta mobile, il famoso falso nueve tanto in voga fino a qualche tempo fa nel calcio spagnolo, se Caprari continuerà a stupire il nostro calcio potrà dire di aver trovato un nuovo talento. 

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