Occhio a… Gonçalo Guedes, la mina vagante portoghese

Valencia ha aspettato troppo tempo. Lentamente e beffardamente si è fatta superare da Madrid, ma non dalla parte blanca più ricca e titolata ma dalla parte colchonera. Se vi era una terza potenza in Spagna ovvero la prima fra le normali era sicuramente il club del Mestalla. Ma Simeone, insieme a Diego Costa e tutto il resto della sua banda ha portato l’ Atleti a vincere la Liga all’ultima giornata, al Camp Nou, contro i diretti concorrenti. Fino ad oggi però il Valencia sembra voler rimanere lassù fino a maggio.

Se vi è oggi un Paese in grado di proporre ottimi calciatori e aspiranti campioni, quel Paese sta in mezzo fra Spagna e Oceano Atlantico. Sono troppi i ragazzini che vogliono imitare le gesta di Cristiano Ronaldo, autentico eroe (a pari merito con Eusebio), specie per una nazione come il Portogallo.

C’è chi però pensa a quello che può fare con quello che ha e uno di questi è un giovane ragazzo che presto diverrà uno dei migliori calciatori offensivi in circolazione. Nasce il 29 novembre 1996 nella periferia di Lisbona e il suo nome corrisponde a Gonçalo Manuel Ganchinho Guedes. Nasce e cresce con a bola e dopo aver deliziato i campi in cemento e qualche squadra locale, nel 2009 arriva il Benfica che se lo porta nel proprio settore giovanile. La sua storia è un classico. Brucia letteralmente le tappe, ogni anno sale di categoria e seppur la difficoltà aumenta, lui è un combattente nato, piedi in testa da nessuno, è così che si arriva in alto. E a metà ottobre 2014 debutta col Benfica in una gara di Coppa. Jorge Jesus lo convoca spesso e a gennaio debutta anche in campionato contro il Penafiel. Ma che tipo di giocatore ha Jorge Jesus fra le mani?

Fisico perfetto per il ruolo che ricopre, tanta tecnica, destro o sinistro il risultato è lo stesso. Ama correre, scattare e dribblare, negli schemi del Valencia di oggi sono fondamentali le sue incursioni e i suoi missili da fuori area. Innamorato della palla, ma quando i suoi piedi toccano a bola state tranquilli che inizierà una pericolosa azione. Oltre a tutto ciò, aggiungete grinta e tanto ritmo. Col Benfica vince due campionati consecutivi e due Coppe di lega. Nel novembre 2015 arriva finalmente la prima partita in nazionale, giocata in Russia e persa per una rete a zero. Tre giorni più tardi, gioca mezz’ora contro Lussembrugo. I club inglesi iniziano a far sul serio per lui, ma a spuntarla è il Psg che paga nel gennaio 2017 ben 30 milioni di euro per portarlo in Francia. Gioca sette partite, Unai Emery vuole inserirlo pian piano negli schemi della squadra, ma in estate Neymar spazza via ogni record economico possibile e sbarca sotto la Torre Eiffel. Si pensa ad una soluzione in prestito, la Liga è il campionato giusto per uno come lui. Marcelino lo accoglie a braccia aperte perchè conosce il suo potenziale e lo mette al centro del progetto del suo Valencia, lui lo ripaga con prestazioni di livello, reti ed assist.

Gonçalo Guedes è in prestito a Valencia e, vista la folta concorrenza di Parigi, potrebbe tornare in Francia soltanto di passaggio, per poi scegliere la sua nuova meta, ancora Valencia o, chissà, Italia, Germania o Inghilterra. Dopo i Mondiali potrebbe scatenarsi un’asta per il gioiello lusitano, tenetelo d’occhio, il Portogallo ha tra le proprie mani una nuova, ennesima, gemma.

 

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