Che fine ha fatto…? Digão, il fratello scarso di Kakà

Estate 2007. Ricardo Izecson dos Santos Leite, meglio noto come Kaká, è ormai diventato un punto fermo del Milan ed uno dei migliori giocatori della Serie A: il brasiliano, arrivato quattro anni prima dal São Paulo, è cresciuto esponenzialmente e giocando da trequartista ha messo a segno ben 39 gol in 132 partite. Le grandi squadre iniziano ad interessarsi a lui, ma il Milan vuole trattenerlo a tutti i costi per farne il proprio campione. Fra una proposta di rinnovo e l’altra i rossoneri cercano di ingraziarsi la famiglia Leite facendo loro un “favore”: è così che arriva in Serie A Digão, fratello minore di Ricky. Difensore centrale, 22 anni, fisico possente (da qui il soprannome, che letteralmente significa “Rodrigone”), Digão non è un volto nuovo per l’Italia: nel 2005 lo aveva tesserato la Sampdoria, ma in blucerchiato non aveva esordito ed era stato girato in prestito al Rimini, in B. In due stagioni aveva collezionato 23 presenze, facendo vedere buone cose. Ma al Milan, inevitabilmente, non c’è spazio per lui e Rodrigo gioca solo 3 partite: una in campionato, subentrando contro la Lazio, e due in Coppa Italia, nell’ottavo di finale contro il Catania (al ritorno viene addirittura eletto migliore in campo!).

Digao in una delle rare apparizioni con la maglia del Milan
Digao in una delle rare apparizioni con la maglia del Milan

Mentre il fratello continua la scalata al successo vincendo il Pallone d’Oro, per Digão, dopo un’annata in panchina, inizia un lungo e infruttuoso giro di prestiti. Nell’estate 2008 passa allo Standard Liegi, ma appena iniziato il campionato si rompe il crociato ed è costretto a stare fuori fino a marzo: giocherà solo due minuti in una partita di fine stagione. Kaká, ormai entrato a pieno diritto nel firmamento del calcio, passa al Real Madrid per 60 milioni di euro. Il fratello, invece, fallisce un provino con il Friburgo e torna in Italia: in due anni fra Lecce e Crotone collezionerà solo 2 presenze. Si riscatta parzialmente al Penafiel, in Portogallo, dove nonostante i malanni fisici gioca 10 partite e segna un gol; ma la sua carriera è ormai avviata verso la mediocrità. Nel 2011 finisce il suo contratto con il Milan e il povero Digão resta svincolato per un anno.

Digao al Lecce: uno dei tanti prestiti fallimentari
Digao al Lecce: uno dei tanti prestiti fallimentari

Poi arriva la proposta dell’ambizioso New York Red Bulls. In MLS, senza troppe pressioni, il difensore brasiliano potrebbe rilanciarsi; invece non si integra, gioca solo una misera partita, e nel luglio 2013 rescinde il contratto. Trovatosi di nuovo senza squadra, Digão decide che può bastare e a soli 28 anni si ritira dal calcio giocato. Dopo una carriera passata all’ombra del fratello, o forse mai iniziata davvero.

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