Che fine ha fatto? Adam Maher, l’ex gioiello della nuova generazione orange

Ci sono alcuni calciatori a cui basta poco per colpire l’attenzione, saranno le movenze, sarà il tocco elegante con cui addomesticano la palla, sarà l’innegabile talento che, anche a prima vista, non puoi non notare, ma hanno la capacità di lasciare il segno.

Uno di questi è senza dubbio Adam Maher, talentuosissimo trequartista scuola Az Alkmaar, la cui carriera, nonostante l’ancor giovane età , ha vissuto una serie di alti e bassi dovuti alla discontinuità ed un carattere un pò così, nonostante l’evidente classe.

Adam è come detto un trequartista, ruolo che già di per sè ha penalizzato nell’ultimo decennio molti suoi interpreti a causa dello svilupparsi di moduli tattici che non ne prevedono l’uso, portando di conseguenza molti a reinventarsi con alterne fortune come centrocampisti, che sia registi o mezzeali a seconda delle caratteristiche. Maher è un giocatore dal fisico non propriamente statuario, con i suoi 174 cm, neppure velocissimo a dir la verità, ma con il suo destro ha sin dai primi anni di carriera dimostrato di dare del tu al pallone, cavandosela egregiamente anche sui piazzati.

Trequartista, ma come detto divenuto pian piano mezzala, debutta nel Dicembre 2010 in Europa League, bagnando subito il debutto con un gol al Bate Borisov e diventando il più giovane marcatore della storia del suo club, collezionando altre due presenze nella stessa stagione, una in Eredivisie, debuttando nel massimo campionato olandese, ed uno in coppa nazionale. La stagione dell’esplosione non tarda però ad arrivare, nel 2011/12 Adam diventa punto fermo dell’Az, trovando 5 gol in campionato, tre in coppa d’Olanda ed altrettante in Europa League, il totale dice 11 centri in 52 presenze, non male per un ragazzo alla prima annata da titolare.

In Olanda non si fa che parlare di lui, e così, mentre sul ragazzo poggiano gli occhi interessati del Milan di Allegri, Maher viene premiato come miglior talento del campionato olandese. Sempre nel 2012 arriva anche il tanto atteso debutto in nazionale nella sconfitta per 4-2 nel derby con il Belgio in amichevole. Indosserà altre 4 volte ma maglia della nazionale maggiore tra il 2012 e il 2013, trovando anche una doppietta con la Romania.

Nel 2012/13 Maher, dopo una stagione incredibile, è chiamato alla conferma, e non delude: 10 gol in campionato, 3 in coppa d’Olanda, sua la rete decisiva nella finale vinta 2-1 sul Psv. Sembra l’ennesima conferma della nascita di una nuova stella del calcio orange, quella pronta a guidare l’Olanda Under 21 ad un grande Europeo di categoria.

Nel Giugno 2013 i baby orange infatti, sono una delle candidate alla vittoria finale in Israele, insieme a talenti quali Wijnaldum, Depay, De Vrij, Strootman, Vilhena e Luuk De Jong. Uno squadrone che al debutto batte subito la Germania, la prima rete, manco a dirlo, è di Maher. Passato il girone alle spalle della Spagna, sul cammino di Maher e co. capita l’Italia di Mangia, guidata in campo da Insigne e Immobile. In un match dove gli azzurri partono sfavoriti, Adam non riesce ad accendere la miccia ai suoi, e così è l’Italia a raggiungere 9 anni dopo la finale di categoria grazie a Borini, per poi perdere senza attenuanti con la Spagna.

Terminata la parentesi in nazionale per Maher si spalancano le porte del mercato, a vincere la concorrenza dei club esteri è il Psv, battuto pochi mesi prima da un suo gol in finale di coppa. Ad Eindovehn gli inizi non sono eccezionali, 3 gol in campionato, il debutto ai preliminari di Champions persi proprio contro il Milan, 1 gol in Europa League, il ruolo di Maher è però meno centrale in squadra rispetto ai tempi di Alkmaar, soprattutto il ragazzo non riesce a condurre una piena vita da atleta, soprattutto una sua foto in evidenti atteggiamenti intimi in una stazione ferroviaria con una donna sconosciuta, non la sua fidanzata, fa capolino su tutti i giornali sportivi olandesi. Lo scandalo è servito, la critica olandese è feroce, il Psv valuta una cessione che poi non si concretizza. Va meglio la stagione successiva, ben 7 reti in campionato ed ancora uno in Europa League, mentre le prestazioni (e le presenze) dell’ex Az subiscono un calo nel 2015/16, 14 apparizioni ed 1 gol in un campionato dove non sarà quasi mai considerato titolare ed anzi sarà anche aggregato alla squadra B.

Con la critica sempre alle calcagna e prestazioni ormai lontane dal gioiello in maglia Az per l’ex prodigio orange non resta altro che far le valige e trasferirsi, a fine stagione, in prestito in Turchia. La meta è quella del Osmanlispor, dove Maher disputa un discreto campionato condito da 2 gol ed 1 in Europa League. Non tanto per esser riscattato, così nel 2017 torna al Psv per poi essere dirottato, ancora in prestito, al Twente. Qui disputa una seconda parte di stagione tornando ad essere titolare, condita da 1 gol. E’ l’estate 2018 e per Maher si spalanca una grande occasione, tornare dove tutto era iniziato all’Az, dove sta disputando una stagione da titolare inamovibile tornando ad attirare, proprio come nella sua prima esperienza con il club biancorosso, alcuni club italiani, su tutti il Torino.

Alti e bassi, un talento ineccepibile, una carriera ancora in cerca del guizzo decisivo, è la storia di Adam Maher, ex baby talento orange.

 

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