Che fine ha fatto? Freddy Adu, il più giovane esordiente della Mls

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Quanti sono i potenziali fenomeni che si perdono lungo l’impervia strada che porta a diventare poi effettivamente campioni del calcio? Non pochi sicuramente, uno di questo è Freddy Adu. Classe ’89 di origine ghanese ma nato negli Usa,  Freddy è stato il più giovane ad aver mai esordito nel massimo campionato americano, debuttando a 14 anni con il DC United. Tutti gli occhi del continente a stelle e strisce sono su di lui, convinti di avere un potenziale fenomeno in casa, pronto a far fare il tanto atteso salto di qualità alla sua nazionale. Le potenzialità evidentemente ci sono, il ragazzino disputa un ottimo Mondiale Under 20 tanto da attirare le attenzioni delle squadre europee, su tutte il Benfica che se lo aggiudica per 2 milioni di dollari. Giunto in Portogallo a soli 18 anni, il giocatore statunitense gioca 18 gare condite da 5 reti, esordendo anche in Champions League, non male insomma. Terminata la stagione i lusitani decidono però di mandarlo in prestito per fare esperienza e accumulare minuti di gioco, la destinazione è la Francia, al Monaco, buona squadra ma certamente non quella ricchissima che insidia il Psg degli sceicchi a colpi di milioni spesi.  In Francia Adu gioca poco, 9 presenze e nemmeno tutte da titolare, così il Benfica riprova l’esperimento prestito, mandandolo prima per sei mesi al Belenenses, sempre in Portogallo, con sole 3 presenze, e poi in Grecia all’Aris Salonicco, ma anche qui il talento del centrocampista non si intravede, finendo via via ai margini della squadra fino a esser messo fuori rosa. Terminato anche il prestito in Grecia il Benfica non crede più nel ragazzo, permettendogli di allenarsi con diverse squadre sino a trovare un nuovo prestito, stavolta in Turchia, al Rizespor. A fine stagione l’americanino decide di tornare in patria, al Philadelphia Union, e qui le cose vanno decisamente meglio, accumulando oltre 30 presenze e trovando il gol 8 volte. Da talento indiscusso a girovago del pallone il passo è breve, così Adu lascia nuovamente gli Stati Uniti per trasferirsi in Brasile, al Bahia, in uno scambio che vede coinvolto anche il brasiliano Kleberson, ex Manchester United, che vola negli Usa. Anche l’esperienza brasiliana si dimostra però un fallimento, una manciata di presenze sino alla scadenza del contratto, lo scorso novembre. Da potenziale fenomeno così Adu si ritrova ad esser svincolato, prigioniero delle stesse, forse troppe, aspettative riposte su di lui da una nazione intera, perdendosi tra un prestito ed un altro ed un talento che forse non era all’altezza dell’Europa. Una nuova possibilità per Adu giunge dall’Inghilterra, con il Blackpool deciso a provinarlo, l’ennesima, forse ultima chance per quello che era considerato il nuovo idolo del calcio americano.

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