Che fine ha fatto…? Jeda, il giramondo mezzo brasiliano e mezzo italiano

Jedais Capucho Neves nasce i 15 aprile 1979 a Santarém nel cuore del Brasile. E’ una parte del Brasile che vive esclusivamente di agricoltura e allevamento e anche di calcio. Jeda inizia a giocare nell’Uniao Sao Joao ma dopo aver partecipato al celebre Torneo di Viareggio nel 2000, il Vicenza di Edy Reja acquista per pochi migliaia di dollari il giovanissimo brasiliano. Dopo qualche indagine sul suo passaporto, debutta in Serie A a ottobre, nella gara persa dai vicentini a Reggio Calabria. Tuttavia Reja lo schiera spesso in campo e il primo gol del brasiliano arriva all’Olimpico contro la Lazio. Il Vicenza non riuscirà però a salvarsi e per soli due punti, retrocede in B insieme a Napoli, Bari e Reggina.


WCGAZ11_0K0CKWTL--473x264In Serie B non trova però lo spazio desiderato tanto che a gennaio 2002, Jeda si trasferisce nella città del Palio, in cui riesce a trovare più continuità sia con le presenze che con i gol. Il prestito però dura solo sei mesi e quindi torna a Vicenza. Mandorlini schiera Jeda nella posizione che predilige ovvero sulla trequarti e le 11 reti in stagione sono un buon bottino per il brasiliano che però non trascinano i bianco rossi alla promozione in Serie A. La stagione successiva giocherà solamente sei mesi a Vicenza perchè, nel gennaio del 2004, Jeda si trasferisce a Palermo con la formula del prestito. Con Toni, Terlizzi e Corini il Palermo è sicuramente la squadra favorita per la vittoria del campionato cadetto e infatti a fine stagione i rosanero trionferanno davanti al Livorno. Le 17 presenze e i 3 gol non convincono però Zamparini ad investire su di lui, quindi il Piacenza si fa avanti per averlo tra le proprie fila. Giocherà altre cinque stagioni nella serie cadetta con le maglie di Piacenza, Catania, Crotone e Rimini.


jeda-e1449583442741Grazie ad un meraviglioso anno e mezzo con la maglia del Rimini, Jeda si riconquista la Serie A firmando a gennaio 2008 un triennale col Cagliari. Nel 2010, dopo aver acquisito la cittadinanza italiana, Jeda lascia la Sardegna e si trasferisce in un altra meravigliosa terra: il Salento. Con il Lecce, Jeda trova continuità in Serie A ma i gol saranno solo 5. Dopo un solo anno a Lecce, Jeda passerà da ogni parte d’ Italia cambiando club ogni anno. Prima Novara, poi torna a vestire la maglia del Lecce, retrocesso in Lega Pro, rimane svincolato per qualche mese per poi firmare con la Pergolettese militante in Lega Pro 2. Dopo una squalifica di un mese per irregolarità sul suo trasferimento dal Lecce al Novara, firma con l’Acqui, compagine piemontese neopromossa in Serie D. Giocherà altri due anni in Serie D con le maglie di Nuorese e Potenza per poi trasferirsi nel Casarano, in Eccellenza. Spesso discontinuo, Jeda non ha mai fatto il definitivo salto di qualità che lo poteva consacrare con qualche squadra di buon livello in Serie A. Un continuo girovagare per l’Italia e spesso non rimanendo per più di sei mesi nello stesso club. Un’ autentico giramondo, seppur le sue qualità si siano viste ma solo a sprazzi.

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