Ranieri e il sogno Leicester

12814777_1035039973218738_5993312901651902543_n«Il Leicester l’anno scorso, a nove giornate dalle fine, era retrocesso. Poi la squadra infilò una serie di sette vittorie consecutive e si è salvata. Mi sembrava che ci fossero molte potenzialità, non mi sono sbagliato. Abbiamo fatto tre innesti, senza spendere la luna, e ci siamo messi al lavoro. Ciò che il presidente mi ha chiesto, al momento dell’ingaggio come programma sportivo, era la salvezza. Direi che lo abbiamo centrato. Io dico sempre loro che questo è un anno eccezionale, irripetibile. Tutte le grandi sono in difficoltà e noi stiamo giocando un bel calcio. E dico loro di continuare a sognare, che non è un male farlo, visto che ci siamo conquistato la possibilità di farlo. Dall’inizio del campionato tutti hanno detto che non avremmo tenuto, che saremmo crollati prima o poi, che non potevamo che essere un fuoco di paglia. E invece siamo qui, senza presunzione, ma con la voglia di continuare a sognare. I ragazzi sono tranquilli, sereni. Sanno che noi dobbiamo tentare di vincere ogni partita, bisogna pensare a sette giorni. Mi ha colpito, ed emozionato, che quando abbiamo pareggiato con lo United i giocatori erano tristi. L’ anno scorso avrebbero stappato lo champagne. Si può immaginare il clima che si respira in città non solo tra i nostri tifosi. Lo stadio è sempre pieno. Sono stato a Roma di recente e ho avvertito quanto, anche in Italia, sia seguito il nostro lavoro. Mi hanno raccontato di servizi della Cnn. Dovevamo, quest’anno, fare un gradino per trovare la tranquillità futura. Abbiamo invece preso la scala mobile. Ora dobbiamo restare sereni. E io, per fortuna, c’è una cosa che non perdo mai: la serenità e l’equilibrio. Ci dobbiamo provare. Ci stiamo provando. Ci proveremo. Per noi stessi, per i nostri colori, per la città che ci tiene nelle sue mani».

(Claudio Ranieri)

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