Il colpo di testa di Drogba per una Coppa tanto attesa (Bayern Monaco-Chelsea 4-5, 2011/12)

Stagione 2011/12, nell’atto finale della UEFA Champions League​ si trovano fronte a fronte Bayern Monaco​ e Chelsea nella splendida cornice dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Il percorso delle due squadre verso la finalissima è stato diametralmente opposto, i tedeschi, il cui obiettivo dichiarato è quello di sollevare la Coppa davanti al proprio pubblico, si sbarazzano facilmente agli ottavi del Basilea e ai quarti del Marsiglia, faticando non poco in semifinale contro il Real Madrid di Mourinho, superato solo ai rigori dopo l’1-2 della gara di ritorno. Ben diversa la strada dei londinesi, la cui stagione tribolata ha portato al cambio in panchina, con l’italiano ed ex idolo dei Blues Di Matteo chiamato a raddrizzare una situazione spinosa dopo l’esonero di Villas-Boas: rimonta da 1-3 a 4-1 agli ottavi con il Napoli di Mazzarri, doppia vittoria sul Benfica ai quarti e impresa contro il Barcellona in semifinale, dove in capo ad una gara di grande sofferenza e difesa magistrale gli inglesi strappano il pari al Camp Nou dopo essere andati sotto 0-2, tornando in finale 4 anni dopo.
La straripanza fisica dei bavaresi, favoriti e davanti al proprio pubblico, contro il catenaccio di Di Matteo, la finale sembra avere un esito scontato ma durante i 90′ Robben e compagni faticano più del previsto a trovare il varco giusto, fino al’83’, quando Muller buca il muro eretto da Cech. La gara sembra finita, il Chelsea non ne ha più ma prova l’ultimo disperato assalto all’88’, quando su calcio d’angolo sbuca la capocciata incredibile di Drogba che riacciuffa con le unghia una finale che sembrava ormai compromessa, prolungando la gara ai supplementari. Il copione non cambia, fino al 120′ è ancora il Bayern a cercare di far sua la Coppa, “obbligato” dall’occasione concessagli dalla finale casalinga, ma proprio l’uomo più atteso, Arjen Robben, getta alle ortiche l’occasione più grande, fallendo un calcio di rigore. Inevitabile dunque l’epilogo dei calci di rigore: dagli undici metri la tensione è tanta, i londinesi iniziano male con l’errore di Mata, i bavaresi segnano con Lahm, Gomez e addirittura Neuer. Il rigore di Lampard tiene i giochi ancora aperti, l’errore di Olic seguito dal gol di Cole rimette il discorso in parità. E’ il quinto rigore, dagli 11 metri Schweinsteiger sbaglia ancora, offrendo a Didier Drogba, ancora lui, l’ooportunità della carriera. L’ivoriano si presenta sul dischetto sicuro di sè, con il volto di uno che di gare importanti ne ha giocate tante e la convinzione di poter scrivere a storia, segnando il rigore decisivo e regalando quella Coppa tanto attesa dai suoi. Il Chelsea è in festa, dopo tanti milioni spesi e fior di allenatori ingaggiati Roman Abramovich sollevava la coppa dalle grandi orecchie nel momento più inaspettato, con una squadra per lunghi tratti in difficoltà ed un allenatore giunto solo come ripiego, rifacendosi della cocente delusione di 4 anni prima, questi sono i rigori, questo è il calcio, tanto toglie tanto dà, dalla scivolata sul dischetto di Terry a Mosca al centro di Drogba, così il Chelsea è divenuto campione d’Europa.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *