Il cholito, questo il suo ovvio nome, inizia a tirare calci al pallone per le strade di Buenos Aires, una città nella quale, calcisticamente parlando, si respira aria di derby in ogni cosa: Boca contro River, River contro Boca, niente mezze misure.
Le sirene dall’Europa iniziano a suonare, accorgendosi che Simeone Jr è si, attaccante pronto eccome al salto nel calcio che conta.
Su di lui posa lo sguardo il Genoa, club che di attaccanti, specie argentini, se ne intende, e che ne formalizza l’acquisto in estate.
Giovanni parte indietro nelle gerarchie, davanti c’è Pavoletti, che però dopo poche giornate di campionato è costretto allo stop.
E’ il momento di Simeone Jr, Juric dopo alcune comparsate concessegli ad inizio campionato lo getta nella mischia. E se Simeone Sr trovò il su primo gol in A dopo 141 minuti giocati, alla seconda giornata della stagione 1990-91 al minuto 51′ di Pisa-Lecce, Simeone Jr ci mette ancora meno, certamente facilitato dal ruolo di attaccante: dopo 125′ giocati, in Genoa-Pescara ecco il gol.
Quel gol che per un attaccante è una dolce ossessione, e senza il quale non potrai mai sentirti completamente soddisfatto.