Occhio a…Giovanni Simeone, il cholito con il gol nel sangue

Giovanni è uno di quei ragazzi che deve per forza masticarne di calcio, sin da piccolo. Figlio del Cholo, uno che da calciatore una certa fama l’aveva e da allenatore non è certo meno, a differenza del padre ricopre un ruolo diverso. Un ruolo nel quale non sarai giudicato dalle prestazioni, dagli assist o dall’impegno messo in campo, ma soltanto dai gol. Se il tuo nome compare nel tabellino marcatori avrai fatto il tuo dovere, viceversa sarai venuto meno al tuo dovere, a quell’obbligo tanto piacevole per un attaccante.

Giovanni-Simeone
Il cholito, questo il suo ovvio nome, inizia a tirare calci al pallone per le strade di Buenos Aires, una città nella quale, calcisticamente parlando, si respira aria di derby in ogni cosa: Boca contro River, River contro Boca, niente mezze misure.
La carriera del padre però parla chiaro, dunque Giovanni non può che iniziare nelle fila del River Plate, in un momento storicamente difficile per i Millionarios, retrocessi incredibilmente in seconda serie. Proprio mentre il River mette inizio alla propria risalita che lo porterà nel giro di 2 anni prima sul tetto d’Argentina e, un anno dopo, del Sudamerica, Giovanni mette in fila le sue prime presenze, racimolando in 2 anni 27 presenze e 2 reti. Nel 2015 è il momento di provare una nuova esperienza, per inseguire un posto da titolare, il Cholito vola al Banfield e stupisce tutti: 29 presenze e 12 reti.
Le sirene dall’Europa iniziano a suonare, accorgendosi che Simeone Jr è si, attaccante pronto eccome al salto nel calcio che conta.
Su di lui posa lo sguardo il Genoa, club che di attaccanti, specie argentini, se ne intende, e che ne formalizza l’acquisto in estate.
Giovanni parte indietro nelle gerarchie, davanti c’è Pavoletti, che però dopo poche giornate di campionato è costretto allo stop.

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E’ il momento di Simeone Jr, Juric dopo alcune comparsate concessegli ad inizio campionato lo getta nella mischia. E se Simeone Sr trovò il su primo gol in A dopo 141 minuti giocati, alla seconda giornata della stagione 1990-91 al minuto 51′ di Pisa-Lecce, Simeone Jr ci mette ancora meno, certamente facilitato dal ruolo di attaccante: dopo 125′ giocati, in Genoa-Pescara ecco il gol.
Quel gol che per un attaccante è una dolce ossessione, e senza il quale non potrai mai sentirti completamente soddisfatto.

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