Football stories: MICHAEL OWEN

E’ un ragazzino mingherlino quello che è appena entrato in campo. La sua squadra è sotto di 2 gol e deve assolutamenente vincere per guadagnarsi un posto in Champions League. è famoso questo ragazzo a Liverpool, sponda rossa. Nelle giovanili ha segnato a qualunque livello e in qualsiasi competizione giovanile e adesso è nella mischia del Selhurst Park. Si stanno sfidando AFC Wimbledon e Liverpool. è la penultima giornata di Premier League e la squadra di casa ha ormai classifica tranquilla mentre gli ospiti sono in lotta per il secondo posto, dato che ormai il titolo è nelle mani del Manchester United. Michael Owen riceve una palla in profondità, fa scorrere la palla e con il piatto destro la insacca e batte il portiere in diagonale. Il Liverpool perderà quel match, ma in rete è andato Michael Owen. E non sarà l’ ultimo per il Liverpool. Quando ha la palla in area è una sentenza e grazie alla sua velocità di corpo e di pensiero, arriva sempre prima dei difensori condannando il portiere a raccogliere la sfera in rete.

download (2)Michael Owen è nato il 14 dicembre 1979 a Chester nel Cheshire non lontano dal Galles. Si innamora fin da subito del pallone da calcio e non lo mollerà più. Già quando aveva 7 anni era capace di far cose con la palla che da quelle parti non avevano mai visto, ma soprattutto così tanti gol non li aveva mai fatti nessuno, nemmeno una leggenda come Ian Rush. Infatti a neanche 10 anni segna 92 reti nel campionato scolastico del Galles settentrionale battendo appunto il gallese che ne aveva realizzati “appena” 79. La voce si sparge e arriva fino a Liverpool, gli osservatori dei Reds decidono così di andarlo a vedere. Tornano ad Anfield con poche parole ed offrono al ragazzo di trasferirsi sul Merseyside e aggregarsi alle giovanili del Liverpool. Il ragazzo accetta e nel 1991 prende parte dell’ Academy dei Reds. Dopo aver segnato valanghe di reti arriva la ricompensa e il 6 maggio 1997 esordisce in Premier segnando un gol inutile per la squadra ma fondamentale per lui, perchè è da qui che nasce la leggenda di Michael Owen. In 7 stagioni col Liverpool segnerà 158 gol in poco più di 270 presenze, entrando di diritto nel cuore della Kop. Nella stagione 97/98 ad appena 19 anni, vince la classifica cannonieri con 18 gol. In estate si gioca il Mondiale francese ma gli inglesi vanno fuori nel famoso ottavo di finale contro l’ Argentina. Nella stagione successiva è ancora lui il capocannoniere della Premier con lo stesso numero dell’ anno precedente. La stagione 2000/2001 è da incorniciare sia per lui che realizza 16 reti in campionato, sia per lo stesso Liverpool che vince ben 3 titoli: la Coppa UEFA vinta con un rocanbolesco 5-4 contro gli spagnoli dell’ Alavés, la prestigiosa FA Cup e la Football League Cup. Nel 2001 vince la Commuity Shield ma sopratutto vince il più ambito premio a livello individuale: si esatto, il Balon d’ Or. Le seguenti stagioni lo vedono segnare spesso grazie anche ad un certo Steven Gerrard che lo serve come e quando vuole lui.

Nell’ estate dell’ Europeo portoghese il Real Madrid si fa avanti per lui ed Owen all’ inizio titubante non si fa problemi ed accetta i tanti milioni offerti dalle Merengues. Il Real verserà circa 25 milioni di euro nelle casse del club di Anfield. La stampa spagnola è scettica riguardo il tesseramento di Owen e lo etichettano come un giocatore adatto solo ed esclusivamente al campionato inglese. I numeri e i risultati danno ragione agli scettici e nella sua unica stagione spagnola segna 13 gol.

Il Newcastle si fa avanti e vuol riportare Owen in terra anglosassone. Anche lo stesso Michael vuol tornare in Premier e quindi, il matrimonio con i Magpies andrà in porto. La stagione 2005/2006 parte bene per lui, è in forma e finalmente è tornato nel calcio adatto a lui. Dopo sole 12 partite condite da 7 gol, Michael subisce un grave infortunio che lo terrà lontano dal terreno di gioco ben 18 mesi. La stagione dopo scende in campo solo 3 volte senza nessuna rete. è malconcio, fuori forma ma pieno di motivazioni. Nella stagione 2007/2008 è lui il capitano del Newcastle e con 11 reti è il top scorer del club bianconero. Nel 2009 dopo un altro infortunio, rescinde col Newcastle e si trasferisce da svincolato al Manchester United, firmando un biennale. In 51 partite mette a segno 17 gol tra Premier, Champions e coppe inglesi. Nella sua prima stagione ad Old Trafford conquista a 30 anni la sua prima Premier League. Ci rimarrà altre 2 stagioni ma senza brillare. Chiude la sua carriera allo Stoke City nel 2013 a “soli” 34 anni. Con la nazionale inglese non vince niente e questo rimane ancora oggi piuttosto inspiegabile, tenendo conto che nella nazionale di quei tempi vi erano Terry, Joe Cole, Gerrard, David Beckham, Frankie Lampard e non sono quelli che vediamo oggi (anche se molti di loro fanno ancora la differenza) ma erano freschi 25enni che col pallone ci andavano a nozze.

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