Che fine ha fatto? Benjamin Onwuachi, l’ex gemma bianconera giramondo

A volte basta poco per innamorarsi di un calciatore, un tocco di palla, un gol, le sue movenze, è esattamente quello che accadde agli osservatori della Juventus nel 2003, quando furono letteralmente folgorati dal talento di un 19enne nigeriano: Benjamin Onwuachi.

Ma andiamo con ordine, nel 2002 dalla Nigeria arriva un ragazzino dal grande talento, velocità esplosiva e senso del gol innato, appartiene alla generazione di promesse nigeriane giunte in Italia, tra cui Martins e Makinwa, che fanno ben sperare la nazionale delle super aquile. Il vivaio è comune, quello della Reggiana, molto attenta nei primi anni 2000 alle promesse africane, ed il piccolo Benjamin fa subito faville nelle giovanili granata. Al primo approccio con il calcio italiano, seppur nella categoria Beretti, Onwuachi segna la bellezza di 40 reti, regalando alla sua squadra un incredibile campionato di categoria ed attirando su di sè le attenzioni di tutti. La più veloce ad accaparrarsi le sue prestazioni è la Juventus, colpita  per ben tre volte nei playoff di categoria, che nel 2003 lo porta a Torino e inserisce nella formazione Primavera.

Benjamin si ritrova in rosa con altri ragazzi che poi faranno strada nel calcio italiano, da Mirante a Gastaldello, da Cassani a Konko, fino a Raffaele Palladino. Proprio con quest’ultimo realizza una coppia gol esplosiva, capace di trascinare i bianconeri prima alle semifinali del campionato Primavera, e poi, l’anno successivo,  alla vittoria del Torneo di Viareggio. Nel frattempo, dopo un anno di apprendistato nelle giovanili, Marcello Lippi, che in bianconero lo osserva da vicino, decide di lanciarlo nel calcio dei grandi, aggregandolo spesso alla prima squadra dopo averlo visto segnare ai “grandi” già nell’amichevole di Villar Perosa. Onwuachi debutta così in bianconero in Coppa Italia, nel Novembre del 2003, ed il suo non è un debutto banale, al 13′ del secondo tempo i bianconeri torinesi sono sotto contro il Siena dopo il gol di Rubino, ma prima Zalayeta e poi proprio Onwuachi al 82′, con un guizzo in velocità dopo un breve scambio, regalano la rimonta contro i toscani. Sembra la prima rete di una carriera in grande ascesa, e dalle parti di Torino si sfregano le mani all’idea di avere in casa la pronta risposta all’esplosione in nerazzurro di Obafemi Martins. Non sarà così, perchè quella contro il Siena resterà l’unica rete nell’unica presenza in bianconero di Benjamin.

La gioia di Benjamin Onwuachi dopo il gol al debutto con la Juventus

Nel 2004 il nigeriano viene mandato a farsi le ossa in provincia, in Serie B alla Salernitana, guarda caso ancora con Raffaele Palladino, e l’inizio non sembra affatto male, con due reti in Coppa Italia, ma in campionato la storia è diversa. Mentre il suo alter ego in attacco nella Primavera bianconera è un punto fermo del reparto avanzato dei campani, trovando 15 reti in campionato, il nigeriano fatica ad esser considerato un titolare, venendo piuttosto mandato in campo nei minuti finali alla ricerca del guizzo vincente: terminerà così il campionato con sole 15 presenze e 4 reti. Il talento che sembrava folgorare tutti con la sua velocità è offuscato, la Juve decide così nel 2005 di cederlo a titolo definitivo allo Standard Liegi, società satellite in Belgio dei bianconeri. Sotto l’occhio della guardia di finanza per alcune irregolarità nei pagamenti, lo Standard decide però, per non incorrere in sanzioni, di liberarsi subito del calciatore, spedendolo dopo poche settimane in Grecia allo Ionikos. E’ l’inizio di un lungo girovagare che porterà Onwuachi a conoscere molti campionati minori d’Europa.

Innanzitutto la Grecia, dove, come detto, il nigeriano staziona per tre anni allo Ionikos, inframmezzate dai prestiti al FK Tirana, in Albania, e poi all’Apoel Nicosia a Cipro, senza spunti degni di nota. Prestiti a parte, con la maglia dello Ionikos Onwuachi riesce gradualmente a trovare spazio diventando pedina importante, con 29 reti in 91 presenze, un titolo di vice capocannoniere e alcuni gol segnati alle formazioni di vertice elleniche. Nel 2009 Benamin cambia ancora maglia, restando in Grecia, al Kavala, ed anche qui il numero di presenze e reti cresce esponenzialmente, con 24 gol in due anni. Nel 2012 ancora un cambio di maglia, con 6 mesi a Cipro, all’Apoel Limassol, senza mai trovare la via della rete, ed altrettanti nuovamente in Grecia al Panetolikos, anche qui senza trovar gol. Siamo nel 2012 e, a 28 anni, Onwuachi è costretto a ricominciare ancora daccapo in una nuova squadra,  il teatro è sempre quello del campionato greco, dove gioca prima per lo Xanthi (2012/13, 7 reti), poi Iraklis Salonicco (2013/14, 3 reti), prima di cambiare nazione e volare in Romania. All’Otelul Galati Onwuachi vede poco il campo, figurarsi la rete, così l’anno dopo cambia ancora, addirittura finendo in Libano, nello Salam Zhgarta, ancora una volta senza lasciar segno.

Nel 2016 la nuova avventura, si fa per dire, è ancora in Grecia, stavolta in Serie B al Pae Eginiakos, manco a dirlo, senza brillare e trovare il gol. Così nel 2017, a 33 anni, l’ex stella della Primavera juventina decide di tornare, 12 anni dopo, in Italia, ripartendo dalla Serie D, in forza Nerostellati Pratola. Dopo alcuni mesi l’ennesimo cambio di maglia, firmando per la Folgore Rubiera, prima di tornare nel Dicembre 2018 ancora ai Nerostellati, dove attualmente milita.

35 anni, un lungo girovagare ed una valigia sempre pronta, Benjamin Onwuachi doveva essere la nuova stella della Nigeria e la punta di diamante delle giovanili della Juventus, così non è stato, ma potrà ricordare con orgoglio la sua media gol con i bianconeri: 1 presenza, 1 rete, da raccontare ai nipotini.

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