Un anno dopo l’Inter decide di portare Kerlon nel calcio europeo, sperando che col passare degli anni la sua fragilità fisica scompaia. Il giovane brasiliano viene anche operato al ginocchio dal medico di fiducia nerazzurro, il professor Benazzo. Per far sì che possa crescere e riprendersi con tranquillità viene tesserato dal Chievo, società amica, ma in gialloblù gioca solo 4 spezzoni di partita. Nel 2009 l’Inter lo acquista con un contratto triennale e lo manda in prestito all’Ajax; i Lancieri lo aggregano alla squadra B, ma durante un allenamento si infortuna gravemente allo stesso ginocchio e la sua stagione finisce ancor prima di iniziare.
Il calvario non finisce qui: una volta rientrato all’Inter, nel ritiro estivo, subisce una frattura della caviglia ed è costretto ad operarsi nuovamente. A gennaio 2011 lascia nuovamente Milano e si accasa in prestito al Paraná, dove se non altro torna in campo e colleziona 5 presenze; ma quattro mesi dopo, d’accordo con la società, rescinde il contratto per i continui problemi fisici. Di lui si cominciano a perdere le tracce. Finisce il contratto con l’Inter senza aver giocato neanche una partita, poi passa al Nacional, terza divisione brasiliana: 6 presenze nel campionato Mineiro e zero gol. Per ritrovarsi deve scendere in terza serie giapponese, al Fujieda, dove in due anni gioca 21 partite con 9 gol e tanti assist.
Il ginocchio, però, continua a tormentarlo: dopo l’ennesimo intervento, finisce addirittura nelle Barbados, a giocare con i Weymouth Wales. Nel marzo 2015 infine si accasa al Miami Dade, quarta divisione americana, cercando per l’ennesima volta un rilancio mai arrivato. Le ultime tappe della sua carriera sono Malta, con i Sliema Wnaderers, nuovamente Brasile, in quarta serie con il Villa Nova, ed infine Slovacchia, Spartak Trnava. Poche presenze, tanti infortuni e pochissimi numeri, di quelli che avevano fatto innamorare gli osservatori assiepati sugli spalti dei campi di allenamento del Cruzeiro e che facevano gridare al nuovo Ronaldinho, a Ottobre 2017 “Foquinha” decide, a soli 29 anni, di appendere le scarpette al chiodo e lasciare definitivamente il calcio, frenato dagli infortuni e dalle tante, troppe attese che in giovane età si erano create intorno a lui.
Questo un video della sua “Foquinha” e delle sue giocate, che tanto celebre lo avevano reso a nemmeno 20 anni.