Alla scoperta della nuova Serie A: tutto sul Sassuolo di Di Francesco

Tra le nuove realtà che si affacceranno alla ribalta del prossimo campionato di Serie A ci sarà una cittadina da circa 40mila abitanti che per la prima volta calcherà i campi del massimo campionato nostrano. E’ il Sassuolo di Eusebio Di Francesco e del patron Squinzi, vittoriosi nel campionato di Serie B dopo una lunga cavalcata chiusasi col goal di Missiroli contro il Livorno nei minuti di recupero, rete che è valsa la certezza della promozione diretta.

La squadra neroverde è un giusto mix di calciatori esperti, formatisi soprattutto nelle basse categorie, dove la tecnica non basta per emergere se non hai altrettanta grande voglia e tenacia, e giovani in rampa di lancio, provenienti dai fiorenti vivai di Serie A. L’allenatore, anch’egli giovane, è quell’Eusebio Di Francesco, già calciatore della Roma, con un trascorso sulle panchine di Pescara (con tanto di promozione in Serie B) e Lecce. L’allenatore abruzzese è stato in grado di creare una squadra che ha letteralmente sbranato la concorrenza delle rivali, alcune ben più attrezzate sul mercato, staccando le inseguitrici nella prima parte di campionato, e gestendo il vantaggio, nonostante un calo fisiologico nel finale. Anche i numeri incoronano il Sassuolo, con il miglior attacco, il maggior numero di vittorie e la miglior differenza reti, ma se non bastassero c’è anche il gioco dalla parte della squadra neroverde, propositivo e frizzante, capace di far stropicciare gli occhi ai tifosi e non solo. Veniamo alla squadra, perchè se una società per la prima volta ottiene la storica promozione in A dominando il proprio campionato, è merito di tutte le componenti e anche e soprattutto di quella agonistica, con giocatori dei quali sicuramente sentiremo parlare. Nel 4-3-3 schierato da Di Francesco tra i pali c’è l’esperto Pomini, uno dei protagonisti della scalata del Sassuolo dalle serie inferiori e dimostratosi uno dei migliori numero 1 del campionato cadetto, davanti a lui una linea a 4 di difesa composta da Gazzola, Terranova, Bianco e Longhi. Emanuele Terranova, ex difensore di Livorno e Frosinone cresciuto nelle giovanili del Palermo, è la vera stella del reparto difensivo, premiato come miglior difensore della Serie B, difensore con la licenza di segnare, non solo con incursioni sui corner, ma dimostrandosi un’abile rigorista, timbrando ben 11 reti a fine campionato. Accanto a lui altro centrale di grande esperienza, Paolo Bianco, con un passato nel Cagliari e nell’Atalanta, mentre ai lati due terzini abili nella doppia fase. Nei tre di centrocampo ruolo di spicco è quello del capitano Magnanelli, altro dei fedelissimi della squadra di Squinzi e protagonista recente in tutte le categorie col Sassuolo, classico centrocampista con piedi buoni e ottima visione di gioco. Altro protagonista della linea mediana è Tommaso Bianchi, vero e proprio jolly sapendo giocare sia al centro che adattarsi, in alcune occasioni, sulla fascia sinistra. Nel centrocampo emiliano un ruolo importante l’ha avuto anche il giovane Chibsah, centrocampista tuttofare in comproprietà tra Juventus e Parma e protagonista di una grande stagione. L’altra stella della squadra, in grado di giocare sia a centrocampo che in attacco, è Simone Missiroli, fresco di nomina come miglior giocatore della B e con un passato nella massima serie tra Reggina e Cagliari. L’ex prodotto del vivaio reggino è entrato di diritto nella storia del suo club, siglando al 96′ della gara contro il Livorno il goal dell’1 a 0, che ha consegnato, oltre ad una promozione ormai acquisita, il primo posto in B. Mezz’ala e esterno d’attacco, buona tecnica e ottima velocità, queste tra le doti principali che hanno consentito al “missile” di dare un’impronta non indifferente sulla vittoria dei suoi. L’attacco neroverde è invece composto da un tridente veloce e giovane, nel quale la stella è Domenico Berardi, talentino cresciuto proprio nelle fila del club emiliano, capace di mettere a segno 11 reti nella sua prima stagione da professionista e ricercato dai migliori club di Serie A. Mancino naturale, parte spesso da destra per poi poter sfruttare il suo piede migliore nell’andare al tiro; al centro dell’attacco di Di Francesco troviamo un’altro giovane dalle grandi potenzialità, Yiadom Boakye, 20enne ghanese in comproprietà tra Juventus e Genoa, anch’egli protagonista con 11 reti in campionato. Sulla sinistra invece c’è l’ex calciatore del Catania Andrea Catellani, 6 reti nell’ultima Serie B per lui, così come Leonardo Pavoletti, l’altro centravanti della squadra, sfortunato protagonista in una vicenda doping poi chiarita a suo favore, realizzatore di 11 reti. Una difesa solida, un centrocampo di quantità e qualità ed un’attacco giovane e veloce, queste le chiavi del successo del Sassuolo, ma anche e soprattutto una società seria alle spalle, un progetto che va avanti da anni, categoria dopo categoria, capace di investire sui giovani, credere in giocatori ai più sconosciuti, valorizzare allenatori poi dimostratisi ottimi anche in massima serie, non è un caso che gente come Pioli e Allegri sia passata alla ribalta del grande pubblico transitando per Sassuolo. L’esempio di come competenza e organizzazione possano dare le basi ad un piccolo capolavoro, quello del Sassuolo dominatore in B e prossimo protagonista in Serie A, segnatevi questi nomi, molti di questi ragazzi faranno strada.

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