Milik, autore di 44 reti in 71 presenze tra campionato e coppe in due stagioni con l’Ajax, ha debuttato con la Polonia nel 2012 ed ha raggiunto maggiore notorietà proprio dopo la prima annata con i Lancieri. Poco positive, invece, le esperienze tedesche con Bayer Leverkusen e Augsburg. Il talentuoso attaccante polacco piace a numerosi top club italiani italiani, tra cui Inter e Lazio, ma anche europei, ed è considerato l’erede del connazionale Robert Lewandowski, centravanti affermatosi ad alti livelli nel Borussia Dortmund ed attualmente in forza al Bayern Monaco.
In Polonia Milik è molto apprezzato e stimato dai suoi connazionali, ma ormai l’intero mondo calcistico si è reso conto delle potenzialità del 22enne, il cui volto è sulla copertina di FIFA 16 polacco insieme a quello di Leo Messi. Nel bagaglio tecnico di Milik c’è tutto: il classe ’94, infatti, pur essendo una punta rapace e spietata, è in grado di rendersi utilissimo per i compagni e la squadra anche in veste di rifinitore. In Olanda ha saputo affermarsi, lì dove sono cresciuti alcuni dei più importanti campioni del passato e del presente (basti pensare a gente come Cruyff, Seedorf, van Basten, Gullit, Rijkaard e Robben), mettendo a segno 23 reti in 33 presenze al suo primo anno all’Amsterdam Arena e 21 reti in 38 presenze nella sua seconda stagione.
Milik in passato è stato seguito anche dall’Udinese della famiglia Pozzo, sempre attenta ai giovani talenti di tutto il globo, ed è ora pronto per un’esperienza del tutto nuova in una squadra forte a livello mondiale e i friulani difficilmente potrebbero strappare il sì del giocatore dopo un’annata del genere. Ad Amsterdam sono passate alcune delle più grandi prime punte del calcio italiano, tra cui Ibrahimović e Kluivert. Ora tocca a Milik, che nonostante l’età sembra avere già la sicurezza e l’esperienza del veterano ed è pronto per giocare. L’ennesimo prodotto di valore in un calcio moderno in cui si fa sempre più fatica a trovare giocatori importanti.