Occhio al personaggio: Danny Drinkwater, il “motore” del Leicester

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In Italia avevamo Bevilacqua, in Inghilterra hanno Drinkwater. Stesso cognome, ruoli diversi. Nel 1962, quando l’omonimo inglese non era ancora nato, il buon Alberto scriveva “una città in amore“, titolo che si potrebbe tranquillamente associare all’attuale stato d’animo degli abitanti di Leicester, che stanno vivendo un vero e proprio miracolo calcistico.

Uno degli artefici di tale miracolo è, senza ombra di dubbio, lo stesso Daniel Drinkwater, “the English Pirlo”. Nato a Manchester il 5 Marzo 1990, cresce nelle giovanili del Manchester United, squadra da sempre rinomata per la crescita dei migliori talenti britannici, che spesso vengono mandati in prestito a “farsi le ossa”.

E’ quello che succede a Danny, che viene ceduto all’Huddersfield Town per una stagione, dove può finalmente cominciare a mettersi in mostra. Si conquista presto la prima convocazione nella Nazionale under 19, ma a quanto pare non viene ancora ritenuto del livello dei vari Smalling, Jones, Rashford, prodotti del vivaio degni della prima squadra. Anzi, i continui prestiti fanno pensare ad uno dei quei giocatori dall’ottimo potenziale, che ci si vuole tenere stretti, ma che fatica ad esplodere. Si succedono quindi le parentesi al Cardiff, al Watford, al Barnsley, prima della, fa strano dirlo, grande occasione.

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Drinkwater e Vardy, l’anima inglese del Leicester dei miracoli

La cessione al Leicester poteva allora sembrare come una bocciatura agli occhi di molti, e il sogno di Danny di vincere la Premier League sembra sparire. Al Leicester, finalmente, ecco l’esplosione del talento che tanto si attendeva. Nella sua seconda stagione con le foxes raggiunge la promozione in Premier League, riuscendo poi a salvarsi l’anno successivo nelle ultime giornate.

Drinkwater, ormai veterano del gruppo, è uno dei due insostituibili del centrocampo di Ranieri, formando con Kantè una cerniera di centrocampo all’insegna del dinamismo. Vero e proprio centrocampista tuttofare, Drinkwater si distingue sia per l’abilità nei passaggi che per i continui movimenti nella linee mediana. Nella stagione 2015/16, infatti, le statistiche dicono che Drinkwater, oltre a fare il “Pirlo“, fa anche il “Gattuso“, al punto che ha una delle medie più alte del campionato per numero di palloni recuperati, ed ad accorgersene è stato anche il Ct dell’Inghilterra, che negli scorsi mesi gli ha dato l’opportunità di debuttare in Nazionale, con vista Euro 2016.

Il sogno di vincere la Premier con il Manchester United è ormai svanito, Daniel ne ha realizzato uno molto più grande, entrando nella storia, vincere con il Leicester ha, probabilmente, tutto un altro sapore…

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