Occhio a…Marcus Rashford, la perla nera di Old Trafford

Un certo Alex Ferguson, divenuto ben presto Sir ha lasciato una delle eredità più pese e più preziose degli ultimi anni, dal punto di vista calcistico. Lasciate perdere Conte, Guardiola o Mourinho, quello che ha fatto Ferguson nella sua ventennale gestione non lo ha fatto nessuno e probabilmente visti i tempi e la trasformazione dell’ importanza dei soldi, nessuno farà mai. Ferguson dopo il suo abbandono al trono, nominò Moyes come l’ uomo giusto per continuare a vincere ma le cose andarono diversamente. Tuttavia anche l’ attuale Van Gaal sta riscontrando non poche difficoltà sulla panchina dei Red Devils. Una delle tante delusioni stagionali è sicuramente stata l’ eliminazione dalla Champions League con la conseguente retrocessione in Europa League. Il sorteggio sembra voler bene agli inglesi che pescano il Midtjylland compagine danese nata solo il primo luglio 1999. Il 1999 fu un’ annata assai cara al Manchester United perchè vinse una delle finali di Champions più incredibili della storia contro il Bayern di Monaco. La prima gara dei sedicesimi di Europa League si gioca in Danimarca e gli ospiti vanno subito in vantaggio. La gara terminerà con un sorprendente successo dei padroni di casa per due reti a uno. Il ritorno ad Old Trafford è quindi decisivo e proprio da qui parte la storia di Marcus Rashford.

hi-res-be2239a558278092a66e198cf50be45c_crop_northManchester vive di due colori: una parte ha il colore del sangue e del cuore, l’ altra del cielo e del mare. La parte red ha sicuramente più tradizione e trofei rispetto a quella blue. Le due squadre hanno nelle vicinanze molti club (di categorie inferiori) su cui poter fare affidamento e spesso si scambiano i ragazzini nel tentativo di farli crescere e chissà, un giorno esordire nello United o nel City. Dal Fletcher Moss Rangers sono partiti Wes Brown e Danny Welbeck ora ai Gunners. Questo piccolo club che raffigura sul suo stemma un vascello, come lo United ha dato alla luce un giovane ragazzino di colore che nel 2005 a soli 8 anni si è trasferito proprio al club di Old Trafford. La Academy del Manchester United è una delle scuole più ambiziose e straordinarie dal punto di vista calcistico e ogni anno, insieme ad Arsenal, Ajax e Barcellona sforna a ripetizione interessantissimi talenti pronti a sofndare nel calcio che conta. Uno degli ultimi talenti che ha esordito tra i professionisti è proprio il ragazzino di Manchester nato ad Halloween del 1997. Vista la lunghissima lista di infortunati, Van Gaal decide a sorpresa di schierare titolare il giovane Rashford in una gara che senza giri di parole, decide la stagione del Manchester United. Rashford ha il duro compito di sostituire Rooney, costretto a fermarsi per molte settimane. Old Trafford viene però subito gelato dal gol dei danesi che si portano in vantaggio complessivamente per 3-1. Lo United ribalta però il match e il primo tempo finisce due a uno per gli inglesi. Nella ripresa, lo United cerca il gol e lo trova proprio con l’ esordiente Rashford. Juan Mata fa due cose con un tocco: salva la palla da una rimessa dal fondo per gli avversari ma soprattutto mette la palla in area che si trasforma in un rigore in movimento per Rashford che da distanza ravvicinata non può certo sbagliare. 3-1 Manchester. Il ragazzino corre quasi incredulo verso gli spalti abbracciandosi poi con i tifosi. Il primo gol tra i professionisti è al momento decisivo. Ma Rashford non si accontenta e qualche minuto dopo la mette ancora dentro su un cross morbido in area di rigore. Old Trafford si spella le mani per Marcus. Finalmente dopo tanto tribolare arriva una notizia buona per lo United. Il passaggio del turno regala allo United un derby tutto inglese agli ottavi di finale, in cui sfiderà il Liverpool di Klopp. Ma Rashford non si vuol fermare.

rashford-1200x630La domenica seguente lo United riceve l’Arsenal e ancora una volta, Van Gaal si affida al suo talentino per compensare le assenze in attacco. Dopo un’ inizio bloccato e a reti bianche al ventesimo minuto si sblocca il match. Cross in area, la difesa londinese respinge male e corto e indovinate chi arriva? Ancora Rashford che apre il piatto destro e infila Cech. Passa solo due minuti e Rashford sigla di testa il raddoppio per il Manchester. Ma prima dell’ intervallo, Welbeck accorcia le distanze. Nella ripresa dovrebbe essere l’ Arsenal a spingere per trovare il gol ma questo non accade. Rashford gioca bene e risulta utilissimo alla manovra dei padroni di casa, muovendosi là davanti. Rashford riceve palla da Mata dopo una splendida palla in profondità. Il numero 39 punta il difensore ed entra in area e qui entra in gioco la furbizia e la semplicità del ragazzo. Invece che tentare il dribbling per tentare il tiro, Rashford rallenta poi compie un giro di 180 gradi controllando sempre la palla, trovandosi in posizione decisamente sfavorevole per tirare, sembra che si sia complicato le cose, invece da fuori area arriva Ander Herrera che servito proprio da Marcus, calcia di piatto destro indirizzando la palla al sette ma una fortunata (o sfortunata) deviazione di Koscielny inganna Cech ormai proietatto a destra. Il match terminerà 3-2 decretando Rashford come migliore in campo con due gol e un assist. In quattro giorni sembra esser nata una futura stella, sperando solo che essa continui la sua corsa senza mai fermarsi.

La Academy del Manchester United si conferma ancora una volta una delle prime al mondo per dedizione e insegnamento verso i giovani talenti.

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