Che fine ha fatto…Christian Obodo?

Christian Obodo può solo ringraziare il suo intuito e chissà quale Dio. Il destino (ammesso che esista) ha voluto che quel 10 giugno 2012, la vita del nigeriano non terminasse brutalmente. Era il 9 giugno 2012 quando Obodo venne rapito a Warri, in Nigeria, mentre si recava in chiesa. Come riscatto i rapinatori chiedono una cifra superiore ai 120mila euro, ma Obodo, il giorno dopo riesce a fuggire ad una morte secondo lui certa.

Christian Obodo nasce appunto a Warri l’ 11 maggio 1984. Arriva in Italia grazie al Perugia nel 2001. Mister Serse Cosmi dopo averlo provato e riprovato si convince e gli affida le chiavi del centrocampo, di quel Perugia che arrivò a qualificarsi per l’Intertoto e a raggiungere le semifinali di Coppa Italia. Dopo aver ragiunto la Coppa Uefa grazie al trionfo nell’Intertoto, il Perugia non riesce ad avere la meglio nello spareggio salvezza con la Fiorentina, retrocedendo in Serie B. Qualche settimana più tardi Obodo torna a Firenze, ma questa volta da neo-giocatore viola. Il ventunenne centrocampista gioca quasi tutte le partite, realizzando due reti. La viola però non riesce a riscattarlo alle buste e quindi Obodo passa all’Udinese.

obodoVive in Friuli per ben 5 anni, risultando spesso decisivo e giocando anche in Champions League. Vive un momento di carriera felice anche perchè ritrova mister Cosmi che gli diede fiducia ad inizio carriera. Dal 2010 al 2012 gioca in prestito per il Torino e per il Lecce. Con la maglia granata vive una stagione turbolenta collezionando molte panchine e tribune. A Lecce invece ritrova Serse Cosmi che lo fa scendere in campo 20 volte. Rimasto svincolato dopo la rescissione col club di Udine, Obodo si trasferisce nella fredda, quanto sperduta e lontana Minsk. Dopo alcuni fatti extracalcistici a dir poco infelici e imbarazzanti, il nigeriano ormai 30enne, si trasferisce dall’altra parte d’Europa e con un biglietto aereo di sola andata, atterra in Portogallo. Con la maglia rossonera dell’Olhanense conta 13 presenze senza alcuna rete, quindi in estate firma un contratto con lo Xhanti, compagine greca.

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