“Prima che iniziasse la partita, nel tragitto percorso in pullman fino al Vicente Calderòn, abbiamo incontrato tantissimi bambini. Erano festanti, gioiosi, saltellavano e ci chiedevano di regalar loro una serata di grandi emozioni, portando la squadra in semifinale. Ci hanno dato una carica incredibile, come tutti i tifosi accorsi allo stadio, sono stati fantastici. Non potevamo deluderli, così ho detto ai miei giocatori: “Buttiamo in campo cuore, testa e gambe, non importa il risultato finale…dobbiamo fare la guerra per 95′ minuti, dobbiamo farlo per questa gente, tutto il resto non conta”.
Al triplice fischio il mio primo pensiero è stato per loro, vedere il popolo del Calderòn e i miei ragazzi, tutti insieme a festeggiare, è stato un qualcosa di unico, avevamo promesso un sogno e non abbiamo deluso le aspettative. I tifosi sanno che fino a quando rimarrò su questa panchina, non dovranno mai preoccuparsi, perché io e i miei giocatori darEmo sempre il 100% di quello che abbiamo nella testa, nel cuore e nell’anima”.
(Diego Simeone)