Football Stories: Hasse Jeppson, mister 105 milioni

Lo svedese Hasse Jeppson passò alla storia nella stagione 1951-52, durante la quale segnò 22 goal con la maglia dell’Atalanta e al termine della quale venne ceduto per la cifra record di 105 milioni di lire; proprio per questo viene anche ricordato come “Mister 105 milioni”. Ma andiamo a conoscerlo più da  vicino…

 

INIZI IN SVEZIA- Hans Olof Jeppson è nato a Kungsbacka (Svezia) il 10 Maggio 1925, inizia la sua carriera proprio nella città natale, per poi passare al Orgryte IS. Con il trasferimento al Djurgardens IF, nel 1948, arriva la sua consacrazione: nella stagione 1950-51 vince la classifica capocannoniere del massimo campionato svedese con 17 goal e si aprono per lui le porte della nazionale, in cui andrà a sostituire un certo Gunnar Nordhal.

LA PARENTESI INGLESE AL CHARLTON-Le grandi prestazioni al mondiale del 1950, in cui arrivò terzo e segnò anche la doppietta con cui eliminò l’Italia, attirarono l’attenzione del Chartlon Athletic, che il 6 Gennaio 1951 lo mise sotto contratto, facendogli però mantenere lo stato di tennista (infatti era campione nazionale studentesco ed era andato in Inghilterra solo per giocare a tennis). Con la maglia della squadra inglese fece 12 goal in 12 partite e contribuì alla salvezza; da ricordare la tripletta segnata ad Highbury contro l’Arsenal (prima volta in cui la squadra londinese subì  5 goal in casa e prima tripletta nei derby) e i goal contro Liverpool e Chelsea; quindi aveva un certo feeling con i palcoscenici importanti. Nonostante ciò nella primavera del 1951 tornò per un breve periodo al Djugardens.

Hasse Jeppson

LA VITA CALCISTICA ITALIANA- Il 26 Ottobre 1951 approda nel campionato italiano, acquistato dalla Atalanta in crisi di risultati. Con lui la squadra si salvò a mani basse e lui si riconfermò un grande giocatore, infatti segnò 22 goal, tra cui da ricordare quello al debutto contro il Como (partita finita 1-0) e quelli contro Napoli e Milan. Dopo il campionato sfavillante viene notato dal Napoli che lo acquista, dopo una sanguinosa asta con l’Inter, alla cifra record di 105 milioni di lire; proprio per questo i tifosi partenopei lo soprannominarono “o Banco ‘e Napule”. A Napoli resta fino al 1956, durante la sua permanenza segna ben 52 goal, duettando con attaccanti del calibro di Amedeo Amedei e Luis Vinicio. Nonostante ciò il Napoli fu competitivo solo il primo anno, arrivando quarta. Invece negli anni successivi le cose peggiorarono si passò da un quinto posto ad un quattodicesimo, in mezzo un sesto posto nel 1954-55. Le cose si inclinarono anche con il presidente Lauro, il quale gli negò un trasferimento all’Inter o alla Juventus, al tempo molto interessate a lui. Così la sua carriera si concluse, sempre in Italia, nel 1957 dopo un campionato con la maglia del Torino, con cui arrivò settimo. Nonostante ciò anche in questa stagione si tolse molte soddisfazioni tra cui la doppietta nel derby contro la Juve, finito 4-1, e il goal al Milan, che poche settimane dopo sarebbe diventato campione.

CURIOSITÀ- Jeppson fu davvero impressionato da Napoli a tal punto da dire: <<Quando vidi Napoli rimasi incantato. Aveva quell’odore di mare che mi riportava all’infanzia, quando stavo sugli scogli della mia Kungsbacka”.>>.   Fu anche un gran giocatore di tennis, infatti fu chiamato a partecipare ad un torneo del circolo napoletano  Tommaso leonetti, in cui riuscì a sconfiggere per 6-3 6-4 il tedesco Herst Hermann, secondo miglior giocatore tedesco e che aveva già giocato in coppa Davis. Infine, dopo il suo ritiro, partecipò all’inaugurazione del San Paolo e gli fu regalata la casacca numero nove con cui giocava per la squadra partenopea.

Non c’è dubbio un campione dentro e fuori dal campo..

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