Juan Iturbe, il baby del Verona che ricorda Messi

In questo avvio di stagione che ha esaltato la Roma di Garcia e confermato Juventus e Napoli, c’è una realtà che sogna, pur non avendo lo stesso blasone e gli stessi milioni da spendere sul mercato. E’ l’Hellas Verona di Mandorlini, neopromossa che sta entusiasmando il pubblico veneto e non solo, e che attualmente occupa una posizione che la porterebbe dritta dritta in Europa League. La squadra gialloblù ha messo in chiaro da subito le cose, con un mercato scoppiettante al momento del ritorno in A, ma ben pochi nelle battute finali del calciomercato conoscevano Juan Iturbe, argentino-paraguayano del Porto accostato più volte a sua maestà Messi, preso con una gran operazione di mercato da Sogliano e ora sulla bocca di tutti gli appassionati. Se per i più fino a qualche tempo fa questo nome diceva ben poco, in realtà in patria il gioiellino gialloblù gode di grande stima, accostato, come detto, per caratteristiche fisiche a Messi, classico argentino dal baricentro basso, tecnico, agile e scattante.

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LA STORIA

Juan nasce da genitori paraguaiani a Buenos Aires nel 1993, crescendo nella squadra paraguaiana del Cerro Porteno, debuttando a soli 16 anni contro il Libertad, ma nel 2010 rifiutando il rinnovo del contratto viene messo fuori squadra. Il giocatore decide così di tornare in Argentina, sfiorando l’approdo in Italia, al Gallipoli: Daniele D’Orico, presidente dei giallorossi, annuncia addirittura l’accordo, ma la trattativa salta per il fallimento della società. Il talentino argentino così torna nella sua terra natale, venendo prestato al Quilmes, senza però mai debuttare in prima squadra. A febbraio 2011 fa così ritorno al Cerro Porteno, mettendosi in mostra anche per una doppietta al Colo Colo in Coppa Libertadores. Dopo aver totalizzato 23 presenze e 5 reti nelle sue esperienze in rossoblù, viene acquistato dal Porto, società da sempre attenta ai giovani talenti sudamericani, che nel luglio 2011 lo rileva per 4 milioni di euro.  In Portogallo, chiuso ai vari campioni che affollano il reparto offensivo dei Dragoès, colleziona solo 5 presenze, prima di tornare nuovamente in Argentina, in prestito al River Plate lo scorso febbraio. Con la squadra argentina trova continuità, collezionando 17 presenze e 3 reti, poi il passaggio al Verona, e, storia recente, il debutto contro la Juventus e le reti nelle successive due gare giocate, contro Livorno e Bologna.

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NAZIONALE,  E’ “GUERRA” TRA PARAGUAY E ARGENTINA

Talento precoce, dato che, nemmeno 18enne, fa scatenare una vera e propria guerra diplomatica tra Paraguay ed Argentina, nazionali per le quali può essere tesserato. Iturbe debutta prima nell’Under 17 e Under 20 paraguaiana, e poi conosce la nazionale maggiore nel 2009, allenata dall’attuale allenatore del Barcellona, il “Tata” Martino, in un amichevole non ufficiale contro il Cile. Dopo i problemi contrattuali con il Cerro Porteno e l’approdo al Quilmes viene convocato nell’Under 20 argentina, scatenando una guerra con la Federazione paraguaiana, con Maradona che lo inserisce tra i 15 giovani dell’albiceleste under 20 a fare da sparring partner alla nazionale maggiore ai Mondiali 2010, per poi  giocare il Sub-20 con l’Argentina nel gennaio 2011, siglando 3 reti nel torneo poi vinto dal Brasile. I buoni rapporti tra le due federazioni portano a smorzare i toni, ma Iturbe prende la sua decisione, scegliendo la nazionale Argentina.

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CARATTERISTICHE TECNICHE

Seguito da molte big europee prima del passaggio al Porto, Iturbe è alto 1,69,  ma alla sua non eccelsa altezza abbina qualità tecniche invidiabili, è un trequartista capace di svariare su tutto il fronte offensivo, capace di calciare allo stesso modo con entrambi i piedi, abile nell’uno contro uno e veloce, risultando un vero e proprio furetto quando punta le difese avversarie. Ancora migliorabile dal punto di vista tattico, come da lui confermato al momento dell’arrivo al Verona, ha però stupito tutti per la facilità del suo impatto col calcio italiano, mettendo subito in mostra tutto il suo repertorio: dribbling, assist e punizioni. In prestito dal Porto con diritto di riscatto sui 15 milioni, dice di amare il calcio italiano e spagnolo, i migliori per le sue caratteristiche, ammirando Real Madrid, Barcellona e Juventus. Il Verona per ora se lo coccola e i tifosi applaudono il grande colpo, questo Iturbe farebbe la fortuna di molti club italiani di alta classifica, quella che, anche grazie alle sue prestazioni, sta occupando l’Hellas.

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