Nativo proprio di Tucuman, Matias Kranevitter è sicuramente uno dei prossimi partenti in direzione Europa senza (per ora) alcuna destinazione precisa. Nato il 21 maggio 1993, ha da poco compiuto 22 anni, ma da come controlla la palla e il gioco, sembra che di anni ne abbia un paio in più. Attualmente rappresenta il metronomo e il cervello del River Plate il quale è pronto si a cederlo, ma in cambio di una bella manciata di milioni. Destro brillante, buona tecnica e visione di gioco da far sete ai club europei, i suoi 178 cm gli permettono di essere anche un buon guerriero in mezzo al campo. E non può essere il contrario perchè se nasci da quelle parti la Garra te la porti dietro dal primo all’ ultimo giorno della tua vita.
Dopo averlo visto diverse volte, gli scout del River, attivissimi in qualsiasi angolo del globo, decidono di metterlo sotto contratto e portano il piccolo Matìas e famiglia nella splendida capitale argentina. Promosso in prima squadra nel 2012, da parecchio tempo a questa parte, Gallardo lo schiera nel mezzo del campo e quando Kranevitter è assente i Millionarios soffrono come non mai. Tutte le azioni passano da lui, ogni singola palla passa dai suoi magnifici piedi e creano, spesso e volentieri, magnifiche praterie su cui i suoi compagni corrono verso l’area di rigore avversaria. La vicina apertura del calciomercato estivo ha scatenato intorno a lui offerte, promesse e tante chiacchiere, con praticamente mezza Europa che si è innamorata di questo mediano dai piedi d’ oro. Le milanesi, il Napoli, Arsenal, Valencia e ultimamente anche la Fiorentina, hanno bussato alle porte del Monumental e tutte insieme si sono accomodate in sala di attesa, aspettando una dichiarazione che ne favorisca una e ne sfavorisca l’ altra. Anche il Barcellona su di lui, visto che in patria è considerato il solo e unico degno erede del Jefe Mascherano il quale ha ben 31 anni. Segnatevi il nome di Kranevitter, ne sentirete presto parlare.