UNA BRUTTA ESPERIENZA – E’ nato a Den Haag, cittadina situata nell’Olanda meridionale, ma il cognome tradisce le origini indiane del padre. Comincia la sua avventura calcistica nel VUC, club amatoriale di Den Haag, prima di passare al più prestigioso ADO, nel 2001. Dopo nove anni nelle giovanili del club gialloverde arriva la chiamata della grande squadra, l’Ajax. Ma la felicità per il passaggio ai ‘Lancieri’ lascia presto spazio alla paura di vedere il suo sogno infranto sul più bello: Ricardo si trova infatti a dover fronteggiare due gravi infortuni al ginocchio, che rischiano di mettere seriamente in dubbio la sua carriera da giocatore. Con grande forza di volontà però Kishna riesce a mettersi alle spalle i problemi fisici e a smentire i medici, che pensavano non si sarebbe mai ripreso da quei due traumi importanti. Dopo aver fatto la spola tra Jong Ajax e la rosa di De Boer, debutta in prima squadra il 20 Febbraio 2014, in Europa League, contro il Red Bull Salisburgo. Tre giorni dopo arriva anche l’esordio con goal in Eredivisie, contro l’AZ.
LA LITE CON DE BOER – La stagione appena trascorsa è di fatto la prima disputata da titolare con la prima squadra: 37 presenze tra le varie competizioni, con 6 goal e 11 assist. Il suo rapporto con De Boer però non è dei migliori: qualche esclusione dai titolari provoca delle frizioni tra i due, fino alla lite alla vigilia della gara contro l’Heerenveen, che porta il tecnico ad escluderlo dalla lista dei convocati per un comportamento ostile nei confronti delle scelte prese dall’allenatore stesso. La lite viene subito risolta, almeno pubblicamente, con De Boer a sottolineare come Kishna possa essere un giocatore importante per l’Ajax.
UN GIOCATORE COMPLETO – Ricardo è uno dei giocatori più interessanti di tutta l’Olanda della collezione di Mino Raiola. “Kishna è allo stesso livello di Pogba: fa goal, è un attaccante molto completo, ha talento e fisico e una valutazione ancora abbordabile per le italiane”, queste le parole di elogio spese da Raiola nei confronti del giovane.
La qualità del gioco di Kishna è evidente: fenomenale nell’uno contro l’uno, agile nonostante una stazza imponente che raggiunge i 187 centimetri d’altezza, fulmineo in progressione, Kishna è un gran finalizzatore. Mancino, può giocare indifferentemente su entrambe le fasce, anche se è partendo da sinistra che riesce ad esprimere al meglio il suo gioco. Ricardo deve però evitare di compiere giocate fine a se stesse: fa molto affidamento sulle proprie doti tecniche, molto spesso cadendo nell’eccesso. Doppi passi, rabone e no-look sono all’ordine del giorno, frutto della genialità e fantasia dei suoi 20 anni ma anche di una decisa consapevolezza delle proprie capacità.
LA LAZIO CI PROVA – Il contratto in scadenza nel 2016 rappresenta inevitabilmente un freno per la valutazione di mercato dell’esterno, per la quale i ‘Lancieri’ chiedono 5 milioni di euro. Proposto in passato alla Juventus, dubbiosa sulle doti del giovane, avvicinato a gennaio dal Torino, oggi Kishna è nel mirino della Lazio: i biancocelesti sono arrivati ad offrire 2,5 milioni per il cartellino del giocatore, ma la trattativa potrebbe subire un’importante accelerata già nei prossimi giorni. Quel che è certo è che potenzialmente Kishna vale molto più delle cifre chieste e offerte dalle due società: Lotito e Tare, considerate le qualità e i margini di miglioramento di Ricardo, potrebbero mettere a segno un grande colpo come fatto con Felipe Anderson.