Chi di ricorso ferisce… l’incredibile storia di Nelson Cabrera che costa al Cile il Mondiale

Seguendo un vecchio detto si potrebbe proprio sostenere che “chi di ricorso ferisce, di ricorso perisce”. E’ il caso del Cile e di Nelson Cabrera, che “involontariamente” fa fuori la Roja da Russia 2018.

Partiamo dal principio, il CT boliviano Baldivieso nel 2016 convoca il difensore del Bolivar, Cabrera, in nazionale, in occasione della Copa America del centenario. Da allora il ragazzo non vedrà più il campo con la propria nazionale, se non nel match dello scorso Settembre contro il Perù, valido per le qualificazioni al Mondiale. La Bolivia è ampiamente fuori dai giochi per Russia 2018, eppure riesce a cogliere una vittoria per 2-0 contro gli inca. Passano pochi giorni e la storia si ripete, Bolivia sorprendente e 0-0 con il Cile, a serio rischio eliminazione.

Qui i cileni si accorgono di un’irregolarità: proprio Cabrera nel 2007 in amichevole aveva indossato la maglia del Paraguay, inoltre secondo il regolamento FIFA (art. 55) non si può naturalizzare un calciatore se questi non abbia vissuto prima per 5 anni nel suddetto Paese, requisito non posseduto da Cabrera. Scoperto l’arcano il Cile fa ovviamente ricorso e tramuta lo 0-0 in un 3-0 a tavolino, guadagnando ulteriori due punti nella corsa al Mondiale.

Fin qui tutto ok, se non fosse che, venuto a conoscenza dell’accaduto, ovviamente anche il Perù (a -1 dal Cile prima dei due ricorsi) fa ricorso, vincendolo, ed ottenendo il 3-0 a tavolino invece che lo 0-2 maturato sul campo. Risultato? +3 in classifica, ed aggancio al Cile a quota 26 punti, ma davanti grazie alla differenza reti.

E così, siamo alla fine delle storia, ad andare agli spareggi contro la Nuova Zelanda sarà proprio il Perù, Sanchez, Vidal e soci invece resteranno a guardare il Mondiale da casa, tutta colpa di un ricorso vinto. Col senno di poi…

A chiudere la vicenda aggiungendoci un pò di pepe è lo stesso Cabrera, evidentemente risentito per il ricorso nei propri confronti, che via Twitter scrive “Dio sa quel che fa e i suoi tempi sono perfetti”.

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