Reportage Italia, mancanza di talenti o poca fiducia nei giovani?

Le parole pronunciate di recente dal Ct Antonio Conte hanno solo riacceso una polemica tanto diffusa ma altrettanto sterile sul nostro calcio e sulla mancanza di talenti assoluti in grado di sostituire al meglio le generazioni dei Baggio, Totti e Del Piero; palla presa subito al balzo dalla Figc per apportare delle riforme al regolamento, che imporrà dalla prossima stagione un numero limitato di stranieri oltre che l’obbligo di 4 giocatori formati nel proprio settore giovanile in prima squadra. Ma, dando uno sguardo più approfondito ai nostri giovani,  è proprio la mancanza di  talento il problema del calcio italiano, oppure spesso questo viene offuscato dalla poca fiducia nei loro confronti, preferendo calciatori più esperti? Con questo reportage andremo a conoscere più da vicino i talenti di casa nostra, a cominciare dai portieri, per poi scoprire se davvero alcuni di questi potranno tornare un domani utili alla nostra Nazionale, l’interrogativo è lanciato: mancanza di talenti o mancanza di fiducia nei loro confronti?

I portieri

Italia, nazione di poeti navigatori e…portieri. Da sempre il nostro Paese ha visto nascere grandi numeri 1, probabilmente i più forti di sempre, basti solo pensare a Buffon, Zoff e Combi. Negli ultimi anni anche le nostro squadre sono tornate a dare fiducia agli estremi difensori di casa, per una scuola che si è rinnovata ed è tornata ad offrire valide alternative per il dopo Buffon, anche giovanissime, vediamo meglio quali.

 

Nicola Leali: leali1Nato il 17 Febbraio 1993 è uno dei più promettenti portieri del panorama nazionale, affacciatosi, dopo due grandi stagioni in Serie B, alla Serie A con ottimi risultati. Di proprietà della Juventus, che lo ha acquistato due stagioni fa dal Brescia e prestato prima al Lanciano e poi allo Spezia, dove si è messo in mostra come tra i migliori della serie cadetta, Leali è alla prima esperienza in A, ancora in prestito al Cesena, dove spesso ha tolto le castagne dal fuoco ai romagnoli con splendide parate. Senso della posizione, reattività, un carattere da leader del pacchetto difensivo nonostante la giovane età, queste le sue doti migliori, ed un futuro ancora tutto da scrivere ma che sembra già programmato come erede di Gigi Buffon, un domani nella Juve e poi chissà, magari in Nazionale.

 

 

 

Marco Sportiello:sportiello Classe 1992, Marco Sportiello è solo l’ultimo dei tanti prodotti delle giovanili dell’Atalanta diventati protagonisti nel grande calcio. Dopo due stagioni tra Serie D e Lega Pro Seconda Divisione con le maglie di Seregno e Poggibonsi ed i gradi di titolare intoccabile, i bergamaschi decidono di mandarlo in prestito al Carpi, con i biancorossi Sportiello si mette in mostra come uno dei migliori della categoria e conquista la promozione in Serie B. Terminato il prestito al Carpi l’Atalanta decide di mantenerlo in rosa, confermandolo come secondo di Consigli, debuttando in nerazzurro in Coppa Italia contro il Sassuolo e poche settimane dopo in Serie A contro il Cagliari. Con la cessione di Consigli al Sassuolo l’Atalanta decide che è il momento di promuovere titolare il ragazzo, venendone ripagata subito con grandi prestazioni. Dopo nemmeno un girone Sportiello si sta mettendo in mostra come uno dei portieri più continui del nostro campionato, dotato di gran presa e, specialità che di certo non l’avrà fatto passare inosservato ai più, affidabile pararigori. Alla prima stagione da titolare Sportiello ha già neutralizzato due tiri dagli 11 metri, entrambi contro avversarie ed attaccanti di prestigio, Gonzalo Higuain e Rodrigo Palacio. Vuoi vedere che l’Atalanta ci ha preso ancora una volta?

 

Alessio Cragno: cragno19753Tra i più giovani numeri 1 della Serie A, il ragazzo nato il 28 Giugno 1994, dopo poche partite, ha trovato la titolarità del ruolo al Cagliari soffiando il posto ad un altro portiere niente male come Colombi. Meno strutturato fisicamente rispetto a molti suoi colleghi, alto 184 cm, Cragno inizia a muovere i primi passi nella Polisportiva Sieci, per poi essere notato dal Brescia che all’età di 15 anni lo preleva dal San Michele Cattolica Virtus, facendogli disputare il campionato Allievi. Dopo due stagioni di apprendistato nelle giovanili delle rondinelle debutta in Serie B il 25 Settembre 2012, in Brescia-Modena, totalizzando un’altra presenza prima della fine della stagione. E’ dalla stagione successiva però che il ragazzo diventa titolare, disputando 30 gare con biancoazzurri e mettendosi in mostra con buone prestazioni. In estate il Cagliari decide di puntare su di lui e lo acquista a titolo definitivo dal Brescia, mettendolo in concorrenza con l’altro neoarrivato Colombi, preso dall’Atalanta. Dopo l’avvio in campionato in panchina Cragno debutta in Serie A contro la Roma, per poi essere confermato nelle successive gare da Zeman, che da sempre predilige portieri abili anche con i piedi. Ancora un pò acerbo rispetto agli altri colleghi più grandi, di lui stupisce la grande reattività tra i pali, giocare titolare lo aiuterà sicuramente nel suo processo di crescita, nel frattempo il Cagliari si è assicurato un ragazzo di sicuro avvenire.

 

 

Simone Scuffet:scuffet Eccolo qui,il fenomenale portierino classe ’96 dell’Udinese che ha stupito tutti nella scorsa stagione. A vederlo giocare basta poco per non dargli del predestinato, una sicurezza tra i pali da veterano ed un’agilità stupefacente, ha debuttato in Serie A a 17 anni, rimanendo per tutta la stagione titolare e venendo da subito accostato a due miti del calcio italiano: Dino Zoff, di origini friulane proprio come lui, e Gigi Buffon, con i quali, a quanto pare, non condivide solo la finale in consonante nel cognome ma anche il talento. Convocato sotto la gestione Prandelli per uno stage in Nazionale maggiore, Scuffet ha fatto tutta la trafila delle giovanili italiane fino all’Under 19. Una partita più di altre può descrivere il suo talento, quella contro l’Inter nella quale ha letteralmente parato di tutto facendo disperare l’allora tecnico nerazzurro Walter Mazzarri. All’estero, che in fatto di giovani ne capiscono eccome, l’hanno subito notato, con l’Atletico Madrid che in breve tempo era riuscito a trovare l’accordo con l’Udinese, società da sempre brava a valorizzare al meglio i propri talenti prima di monetizzare. La decisione del ragazzo di restare in Italia per completare gli studi ha tolto dall’imbarazzo della decisione i dirigenti friulani e più di un esperto, già pronto a gridare allo scandalo sull’ennesimo talento esportato all’estero. Sotto la nuova gestione di Stramaccioni il ragazzo non sta però trovando spazio, prima fermato dagli infortuni e poi dalle buone prestazioni del portiere greco Karnezis, riuscirà a riprendersi i gradi di titolare? Visto quanto messo in mostra nella scorsa stagione è ciò che in molti si augurano, tenerlo in panchina è uno spreco non solo per l’Udinese, ma anche per il nostro calcio; se di talento si parla, ed il ragazzo ne ha da vendere, oltre che la testa giusta per sfondare tra i grandi, non avrà problemi ad emergere.

 

Raffaele Di Gennaro: di gennaroScuola Inter, Di Gennaro nasce il 3 Ottobre 1993, facendo tutta la trafila delle giovanili nerazzurre. Alto 185 cm, fa della prontezza dei riflessi la sua caratteristica migliore, capacità che gli ha permesso di mettersi in evidenza già durante la Next Generation’s Series disputata con la Primavera interista di Stramaccioni e vinta. Nazionale Under 20, Di Gennaro ha debuttato da professionista nella scorsa stagione, disputando un campionato di Serie B ad alti livelli in prestito al Cittadella, collezionando 39 presenze. Terminato il prestito l’inter ha deciso di dargli ancora una maglia da titolare in B, mandandolo in prestito al Latina, dove però si è subito infortunato. Con i nerazzurri laziali ha infatti avuto la possibilità di debuttare in Coppa Italia prima di infortunarsi, collezionando appena 1 presenza in campionato. Le potenzialità sono dalla sua parte, il Latina lo aspetta in campo, l’Inter lo tiene d’occhio.

Troppo facile fare i nomi, adesso ben più conosciuti, di Perin e Bardi, così, oltre ai giovani estremi difensori citati fin’ora, ce ne sono altri che già stanno iniziando a far parlare di se nelle serie inferiori, come Ivan Provedel, portiere classe ’94 ex Primavera del Chievo, che dopo un’ottima annata in Lega Pro con il Pisa è stato acquistato dal Perugia neopromosso in B, mettendosi fin’ora in evidenza per la continuità di rendimento. Nato come attaccante di belle speranze, Ivan ha sempre coltivato il desiderio di provare da portiere, superato un provino come estremo difensore non ha più lasciato i pali, impressionando gli addetti ai lavori ed ottenendo un chances al Liapiave, bruciando in breve tempo le tappe fino alla cadetteria con la maglia degli umbri.

Altro portiere da tenere d’occhio è Wladimiro Falcone, classe ’95, cresciuto nella Primavera della Sampdoria trascinata alla vittoria nel campionato Primavera due stagioni fa anche grazie alla sua abilità di pararigori. Attualmente al Como, dove ad ora non sta trovando spazio, se confermerà anche nel calcio professionistico le sue qualità i doriani si ritroveranno un ottimo prospetto.

Da tenere d’occhio anche Alex Meret, classe ’97, compagno di Scuffet dell’Udinese Primavera e del quale si parla in maniera lusinghiera, e Pierluigi Gollini, classe ’95, tornato in Italia al Verona dopo l’esperienza in Premier con il Manchester United.

Piccoli portieri crescono, segnatevi questi nomi, potreste presto ritrovarli titolari in Serie A.

Se ti è piaciuto questo articolo diventa fan di FootballPassion su Facebook per rimanere aggiornato su tutti i nostri contenuti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *