Che fine ha fatto…Matteo Paro?

Un ragazzo che vince il Torneo di Viareggio, esordisce prima in Champions League e poi in campionato con la maglia di una Juventus finalista della più importante competizione europea per club e vincitrice dello scudetto sembra indiziato per fare buone cose nel mondo del calcio.

Non mantiene invece le promesse Matteo Paro, centrocampista classe’83 adesso capitano del Mantova in Lega Pro.paroj

Astigiano di nascita, Paro comincia a giocare ad 11 anni nelle giovanili della Vecchia Signora. La sua annata d’esordio è stata quella del 2002-2003 dove, dopo aver vinto il Viareggio con la Primavera bianconera insieme all’amico Marchisio, esordisce in Champions contro la Dinamo Kiev nei gironi, timbra due presenze anche in Coppa Italia e chiude giocando la penultima partita del campionato nella sconfitta contro la Reggina.

Poi inizia una serie di prestiti per il giovane centrocampista piemontese che prima passa dal Chievo senza lasciare traccia e poi va un anno e mezzo in prestito al Crotone dal suo vecchio allenatore della Primavera, Gasperini. Qui colleziona 58 presenze, condite da 5 reti, contribuendo alla promozione della squadra calabrese in serie B. Risale in Serie A prendendo in mano le redini del centrocampo del Siena, dove gioca 28 volte in campionato e 2 in Coppa Italia.

Nel 2006-2007, l’anno dopo Calciopoli, fa ritorno alla casa madre diventando titolare quasi inamovibile del centrocampo di Deschamps, segnando anche il primo gol in Serie B nella storia della Juventus contro il Rimini. Un infortunio nel finale di stagione fa si che l’astigiano venga superato nelle gerarchie del centrocampo dal più giovane Claudio Marchisio.

La riconferma nella Juventus non arriva e, prima di passare in comproprietà per 1,5 milioni di € al Genoa, viene proposto all’Empoli come parziale contropartita nell’affare Almiron. Con il Grifone allenato da Gasperini, Paro disputa una buona prima parte di stagione, mettendo insieme 22 presenze senza reti. Il momento positivo termina quando si infortuna contro il Napoli, subendo una lesione del crociato che lo costringe a terminare anzitempo la stagione. Durante l’estate viene definitivamente riscattato dai rossoblu per 2 milioni, chiudendo così la sua esperienza con la Juventus. Poco prima dell’inizio del campionato ha un nuovo grave infortunio che lo terrà fuori dai campi da calcio per tutto il campionato 2008-2009.

parogViene allora ceduto in prestito al Bari ma il destino gli è ancora avverso: un altro infortunio al crociato lo tiene fuori fino a Gennaio, quando poi fa ritorno alla base. Il Genoa lo rimanda subito in prestito al Piacenza dove però gioca solo 4 partite sempre a causa degli infortuni. Viene nuovamente mandato in prestito dalla squadra di Preziosi al Vicenza; qui nel primo anno raggiunge le 20 presenze con 1 gol e viene acquistato a titolo definitivo dai biancorossi. La seconda stagione è altrettanto positiva con 27 presenze condite da 3 gol, che però non consentono ai berici di salvarsi.

Si svincola quindi dal club veneto e si sposta di qualche chilometro più a sud, a Ferrara, per giocare nella Spal. Con i biancoazzurri Paro gioca 14 volte in seconda divisione di Lega Pro per svincolarsi poi nuovamente a fine stagione. Viene messo sotto contratto a questo punto dal Mantova, che lo fa anche capitano della squadra virgiliana.

Una carriera costellata dagli infortuni, per questo sfortunato giocatore che poteva sicuramente lasciare tracce più importanti nel calcio italiano.

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