Che fine ha fatto…Rafael van der Vaart?

Per l’ennesima volta, al momento del salto di qualità ha fatto fiasco. Nel momento più decisivo della sua carriera, Rafa van der Vaart non è riuscito a consacrarsi come uno dei trequartisti più in voga ed eleganti degli ultimi anni. Eppure la classe non è certo mancata a questo mancino nato nell’ Olanda settentrionale nel febbraio del 1983. La tradizione vuole che un giovane talento olandese vesta la casacca dell’ Ajax ed accade così anche nel caso di Rafa, il quale entra nelle giovanili nel 1993. 7 anni nelle giovanili sono abbastanza e Jan Wouters nel 2000 lo butta dentro nell’ ultima gara di Eredivisie in cui l’ Ajax raccoglie un deludentissimo quinto posto. Nella stagione che apre il nuovo millennio, Rafael colleziona 27 presenze e 7 reti più altre 2 reti in Coppa Uefa. è un buon bottino per un 17enne che via via mostra a tutta Europa il suo meraviglioso talento. Tuttavia il club non va oltre il terzo posto e viene incredibilmente eliminato nel secondo turno preliminare di Coppa Uefa dal Losanna. La stagione 2001/2002 l’Ajax sembra aver trovato l’uomo giusto, dalla vicina Svezia arriva quel giovane talento testardo di nome Zlatan che non andrà molto d’accordo con l’ olandese. La squadra parte male e nel novembre del 2001 Co Adriaanse viene esonerato e viene chiamato in causa Ronald Koeman proveniente dal Vitesse. Con Koeman la squadra ingrana la marcia e si avvicina sempre di più alla vetta della classifica. van der Vaart è al centro degli schemi di Koeman e Rafael vive una stagione strepitosa mettendo a segno 14 gol in 20 presenze. In Europa intanto gira voce di interessamenti da parte di Bayern, Manchester United e qualche squadra in Spagna. Ma, 3 anni più tardi, quando ormai van der Vaart è stella assoluta del panorama europeo, si trasferisce in Bundesliga, perchè l’ Amburgo lo ha convinto a sposare il proprio progetto tecnico.

Van-der-VaartI 3 anni in Germania non sono quelli sperati, grazie a qualche infortunio che ha limitato le prestazioni, sia dell’olandese sia del club, che in diverse situazioni si è trovato anche nella zona per non retrocedere in Zweite. Nel 2008 arriva quella che sembra la svolta nella sua carriera calcistica. Qui, da adesso, si fa veramente sul serio e, per 13 milioni di euro, il Real Madrid acquista il trequartista. Il Real del 2008/2009 è il Real degli olandesi visto che in squadra militano van Nistelrooy, dei giovani fuoriclasse, quali Robben e Sneijder insieme a Drenthe e un fortissimo quanto giovane Klass Jan Huntelaar. Fra questi olandesi, circa la metà proviene dal vivaio dellì’ Ajax. Rafael rimane al Bernabéu per due stagioni nelle quali non brilla, apparendo come lontano parente di quello nato in Olanda e cresciuto in Germania. Il Real non vive neanche il suo miglior momento storico e i cambi di allenatore e presidente risultano decisivi per la squadra, che arriva seconda in Liga, dietro a quei marziani del Barça che vinceranno anche la Champions a Roma. è tempo di rivoluzioni per i blancos e Florentino Pérez ricorda al mondo che il Real è conosciuto anche col nome di galacticos e a Madrid arrivano: Kaka, Ronaldo, Benzema, Albiol, Arbeloa e Xabi Alonso spendendo la modica cifra di 248 milioni. Manuel Pellegrini però da fiducia a van der Vaart il quale colleziona 26 presenze, grazie anche alla pubalgia che limita Kaka, ma 7 reti non sono abbastanza e il Madrid spedisce a White Hart Lane l’olandese, senza rimpianti.

Il mondiale sudafricano regala agli orange la possibilità di vincere una meritata Coppa del Mondo, già sfuggita in molte occasioni. Ma a pochi secondi dai rigori El llusionista Don Andrés Iniesta regala al popolo spagnolo la prima gioia mondiale. A Londra trova un Tottenham che ha voglia di stupire in Europa e in coppia con Modric ed a un giovane terzino di nome Bale, porta gli Spurs al quinto posto in Premier. Con 13 reti van der Vaart è il miglior cannoniere della squadra ma in Europa il Tottenham non va oltre i quarti di finale venendo eliminato dal Real Madrid. La stagione dopo è in chiaro-scuro per Rafa, ma il Tottenham arriva comunque quarto. Dopo aver dichiarato di voler tornare ad Amburgo, nell estate 2012 viene accontentato. In Polonia e Ucraina l’Olanda viene eliminata nel girone di ferro insieme a Germania Portogallo e Danimarca.

Tornato dalle vacanze e dalla delusione europea, van der Vaart si mette a disposizione di mister Fink ma la squadra arriva ad un anonimo settimo posto che mette in evidenza quanto i giocatori non si trovino fra loro ma che permette al club di partecipare alla Europa League. Le successive due stagioni non brillano affatto e nella stagione appena conclusa l’Amburgo si è salvato soltanto agli spareggi giocati contro il Karlsruher. In questa sessione di mercato Rafa, ormai 32enne, ha già raggiunto l’ accordo per tornare in Spagna vestendo la maglia biancoverde del Betis di Siviglia, appena tornato in Liga.

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