Ali:
Rodrigo Gomez (1993)
Che dire, fenomenale. Ala velocissima e tecnica dell’Argentinos Juniors, piccoletto ma imprendibile, diventa tra gli esterni più forti dell’intero gioco. Acquisibile ad una somma quasi irrisoria, viste le potenzialità, inferiore ai 5 milioni, la qualità che stupisce di lui è la capacità di incidere sin da subito nonostante l’età giovanissima. Corre, regala assist e trova gol pesanti, gioca sulla fascia destra ma col giusto allenamento può adattarsi anche su quella opposta, va strappato subito al club argentino, l’acquisto viene ripagato con prestazioni ottimali e il suo prezzo scala sino a raggiungere cifre esorbitanti. Ala completa e tecnica, può cambiare volto a qualsiasi partita.
Memphis Depay (1994)
Altro gioiello della scuola olandese, gioca nel Psv e sta scalando in breve tempo le tappe, arrivando sino alla nazionale dei tulipani. Attaccante esterno che ama partite dalla sinistra per poi accentrarsi, fa della velocità e della tecnica i suoi punti di forza, partendo in progressione è difficile da fermare, regalando poi assist importanti o andando alla battuta a rete. Il Psv è bottega cara e va messo in conto un investimento non da poco conto, ma prendendolo ci si ritroverà una delle ali migliori del gioco, già affidabilissimo e con enormi margini di crescita.
Zakaria Bakkali (1996)
Altro fenomeno del Psv, belga di nascita, è impossibile da prendere se non in prestito le prime stagioni o mettendo in conto un’offerta realmente allettante per il club olandese. Attaccante esterno rapidissimo e dalla tecnica sopraffina, è per potenziale tra i migliori del gioco, per prenderlo bisognare letteralmente bruciare mezza Europa che presto si fionderà su di lui, preso da una big infatti poi sarà acquisibile solo in prestito, se non con aste ultramilionarie, roba da sceicchi insomma. Ancora non affidabilissimo all’inizio, avendo nella discontinuità una pecca facilmente colmabile con le stagioni, fa intravedere da subito i tratti del suo talento, facendolo giocare con continuità diventa in breve tempo un cardine della squadra, regalando assist e gol, potendo occupare indistintamente entrambe le fasce d’attacco e incrementando il suo valore su cifre quasi folli.
Attaccanti:
Aleksander Mitrovic (1994)
Grande potenza fisica, carattere difficile ma potenzialità enormi, è sicuramente tra i migliori attaccanti in prospettiva del gioco. Gioca nell’Anderlecht, e in breve tempo il campionato belga inizierà a stargli stretto, prima punta forte e, nonostante la stanza, dotato di buona velocità, può essere un’importante risorsa in attacco già ad inizio gioco, per poi diventare fenomenale. La cifra d’acquisto non è esattamente quella di un prospetto di 18 anni, intorno ai 10 milioni, ma l’investimento viene ripagato dalle prestazioni e dai gol.
Domenico Berardi (1994)
Lo conosciamo ormai tutti, il 19enne attaccante del Sassuolo che alla prima stagione in Serie A ha letteralmente trascinato i neroverdi alla salvezza. Tecnico e veloce, ha un mancino che è una sentenza, è in comproprietà tra Sassuolo e Juve e strapparne almeno la metà non è impresa così difficile. Inizia come prospetto più che interessante migliorando a vista d’occhio con il passare delle stagioni, può giocare sia come prima che come seconda punta, potendo ricoprire anche il ruolo di esterno d’attacco, esattamente come nel Sassuolo, dove parte da destra per poi sfruttare il suo mancino. Dopo qualche stagione diventa tra gli attaccanti più ricercati e costosi del gioco, un’investimento sicuro e per di più italiano.
Carlos Fierro (1994)
Messicano del Chivas, è un’attaccante brevilineo e veloce che fa dell’area il suo habitat naturale. Sicuramente da sgrezzare ad inizio gioco, nonostante un fisico non da granatiere diventa uno dei migliori attaccanti in prospettiva, facendo della velocità e della finalizzazione il suo punto di forza. Utilizzabile sia come prima punta che come seconda, diventa imprendibile per le difese avversarie; il Chivas se lo tiene stretto ma il suo acquisto non è complicato, meglio puntare subito su di lui evitando così un’asta per assicurarselo.
Hervin Ongenda (1995)
Prodotto del vivaio del Psg, può essere preso sin da subito in prestito e con un rendimento già affidabile per una squadra media. Col passare delle stagioni se coltivato bene e fatto giocare con continuità la sua crescita diventa esponenziale, tanto quanto la voglia di giocare, per cui se si punta subito su di lui, evitando offerte al rialzo, il suo acquisto non risulta proibitivo, considerando la concorrenza nel club parigino. Certamente non verrà regalato, ma con un’offerta inferiore ai 10 milioni può esser portato a casa, prezzo sicuramente alto per un 18enne, ma che dopo qualche stagione sarà più che duplicato, stante al suo valore. Dotato di grande velocità nonostante un fisico minuto, può cambiare la gara in qualsiasi momento grazie alle sue qualità atletiche e la sua freddezza, quando parte palla al piede per fermarlo si deve spesso ricorrere al fallo.
Anthony Martial (1995)
Molto simile per certi aspetti al suo compagno di nazionali under francesi, condivide con lui l’appartenenza all’altro club ricco di Francia, il Monaco, per cui è spesso costretto a cercare spazio altrove, visto che, con la grande disponibilità finanziaria in suo possesso, il Monaco punta a nomi di tutto rispetto, lasciando spesso andar in prestito il suo gioiellino. Acquistabile da subito in prestito o senza spendere cifre impressionanti dopo qualche stagione, è dotato di una velocità impressionante, avendo anche una struttura fisica importante. Va sicuramente sgrezzato sotto il profilo tecnico e nella finalizzazione, per cui non aspettatevi un bomber implacabile già dalle prime stagioni. Grazie alla sua straripanza atletica può però risultare già decisivo aprendo in due le difese o piazzando qualche assist niente male, potendo giocare largo in un tridente d’attacco o fungendo da prima punta, un piccolo Henry che dopo qualche stagione diventa devastante.
Alberto Cerri (1996)
Altro italiano in lista, il giovane campioncino del Parma nominato miglior giocatore dell’ultimo Viareggio. Prima punta centrale e potente, dotato di un fisico importante per la sua età, è la classica torre d’attacco brava anche con i piedi e abile a far salire la squadra. Milita nella primavera del Parma ma sin da subito molte grandi si interessano a lui, puntando sulla comproprietà. Necessita sicuramente di esperienza a inizio gioco, per cui viene spesso mandato in prestito per accumulare minuti di gioco. Per acquistarlo bisognare puntare sulla tempestività, visto che il Parma ne cede senza grosse difficoltà almeno la metà, dopo qualche stagione diventa un attaccante di tutto rispetto i grado di scardinare le difese avversarie grazie alla sua fisicità.
Yassine Benzia (1994)
Altro campioncino della nidiata francese, gioca nel Lione dove inizierà man mano ad accumulare minuti di gioco e gol. Attaccante molto veloce e agile, è la classica prima punta in grado di svariare, dotato di ottima tecnica, potendo ricoprire sia il ruolo di prima punta che di attaccante esterno. Strapparlo al Lione non è propriamente semplice, anche il prestito non sempre è accettato, per cui va messa in conto un’offerta di almeno 10 milioni. La concorrenza è folta, presto le big d’Europa si fiondano su di lui e a quel punto diventa acquisibile solo per altre big, ma con il giusto tempismo può essere strappato alle squadre dei vari sceicchi. Veloce e tecnico, se allenato bene diventa uno degli attaccanti migliori del gioco.
Altri attaccanti: Pezzi (Atalanta), Olinga (Malaga), Gabriel Barbosa (Santos), Keita (Lazio), Nico Lopez (Udinese), Vietto (Racing Avellaneda), Ademilson (San Paolo), Morata (Real Madrid), Dybala (Palermo), Werner (Stoccarda).
Elenco aggiornabile, segnalaci altri giocatori da inserire in lista.