Il giovane anglo-nigeriano fa della forza fisica, della resistenza e della tecnica i suoi punti di forza. Inoltre è molto bravo a calciare e negli inserimenti in area. Attualmente è probabilmente il giovane più costante e impressionante in Premier League.
Bamidele Jermaine Alli nasce a Milton Keynes l’11 Aprile 1996, cominciando a giocare con i Milton Keynes Dons all’età di 11 anni. Con i Dons, Alli scala velocemente i gradi dell’Academy, arrivando ad esordire in prima squadra all’età di 16 anni. La sua prima partita è contro una squadra semi-professionistica, il Cambridge City, nel primo turno di FA Cup. La partita terminerà sullo 0-0 e 11 giorni dopo, nel replay, Alli parte dall’inizio, segnando uno dei 6 gol dei Dons. Durante la stagione 2012-2013 disputerà altre 6 partite, di cui 2 in League One. La stagione 2013-2014 lo mette ancor più in risalto e, sebbene ancora non diciottenne, disputa la bellezza di 37 partite trovando la porta 7 volte. Se alcuni infortuni avevano minato il suo posto da titolare alla fine del 2013, nel 2014 diventa un titolarissimo della prima squadra, mantenendo il suo posto anche nella stagione a seguire.
La campagna in campionato e in League Cup nella stagione 2014-2015 è memorabile: non solo i Dons riescono ad arrivare secondi in campionato, ritornando così in Championship, ma riescono nell’impresa di battere in coppa il Manchester United per 4-0. Alli è in forma strepitosa: riesce ad andare in rete la bellezza di 16 volte in League One, contribuendo in maniera fondamentale alla promozione della squadra di Milton Keynes. Nella finestra di gennaio il Tottenham lo acquista per 5 milioni di sterline, lasciandolo però con i Dons fino alla fine della stagione. Alli riesce anche a vincere il premio come miglior giovane dell’anno, prima di iniziare la sua nuova avventura nel nord di Londra.
Inizialmente viene usato dagli Spurs come riserva ma, dopo il gol contro il Leicester, comincia a farsi vedere sempre di più da Pochettino, fino ad arrivare alla prima partita da titolare contro il Sunderland. Le sue prestazioni con i Lilywhites hanno convinto anche Hodgson, che lo ha convocato per le partite contro Estonia e Lituania, facendolo esordire per qualche minuto contro gli estoni.