Occhio a…Jamie Vardy, dalla periferia al calcio che conta

Nel calcio, nello sport più in generale, ci sono atleti che finiscono sulle prime pagine da giovanissimi, baciati dal talento e capaci di metterlo in mostra da subito, alcuni di questi restano sulla cresta dell’onda, lavorando giorno dopo per migliorarsi continuamente, questi sono i campioni, altri si adagiano, diventando poco più che meteore.
Ci sono però anche altri atleti, calciatori, che impiegano più tempo per emergere, dai campi fangosi della periferia alle vette delle calcio la strada è più tortuosa, ma non per questo meno soddisfacente. In quest’ultima categoria rientrano altrettanti campioni, capaci di inventarsi dal nulla, di farsi notare tra le fila dell’Halifax e Fleetwood Town, per poi stupire la Premier League, e non solo. E’ il caso di Jamie Vardy, bomber del Leicester di Claudio Ranieri, entrato nella storia del massimo campionato inglese a suon di goal, realizzando il nuovo record di marcature in 11 gare di fila, spingendosi oltre i 10 di un certo Ruud Van Nistelrooy.
644_spsfc v willenhall - Vardy celebratesJamie Vardy nasce nel Gennaio dell’87 a Sheffield, muovendo i primi passi nelle giovanili dello squadra della sua città, lo Sheffield Wednesday, l’avventura dura però solo un anno, nella stagione 2002/03, per poi venire scartato perchè troppo basso. La delusione lo allontana momentaneamente dal calcio professionistico, pagandosi gli studi al College lavorando come operaio di fabbrica e giocando con lo Stocksbridge PS nell’equivalente della Prima categoria italiana, segnando gol a grappoli, precisamente 66 in 107 presenze tra il 2007 e 2010.
Notato dall’Halifax, nel 2010 passa alla compagine rossoblu, dove continua a mostrare un fiuto da gol niente male, realizzando 29 reti, che gli valgono il trasferimento al Fleetwood Town, militante nella massima lega dilettantistica inglese, per 150mila sterline. Il ragazzo ha stoffa, segna molto, e decide di dare una svolta alla propria carriera: lascia il lavoro di operaio e si concentra solo sul calcio giocato, una scelta rischiosa ma che darà i suoi frutti.

jamie-vardy-fleetwood-town-blackpool-fa-cup_3308177Con i biancorossi nel 2011/2012 segna ancora valanghe di gol, 31 in 34 presenze, convincendo a fine stagione il Leicester City a puntare su di lui per risalire in Premier, acquisto record incassato dal Fleetwood per circa 2 milioni di sterline.
L’inizio non è semplice, 4 gol nella prima stagione, nel 2012/13, e sesto posto finale per i Foxes, che restano così in Championship. Decisamente meglio vanno le cose l’anno successivo, quando contribuisce con i suoi 16 gol a riportare le Volpi blu in Premier League dopo 10 anni. La scalata è compiuta, dai campi fangosi dei dilettanti inglesi all’Old Trafford il passo è tutt’altro che breve, ma rappresenta la scalata di un calciatore che si è meritato sul campo tutto ciò che ha avuto, categoria dopo categoria. L’impatto con la Premier è appena sufficiente, 4 gol e salvezza per il Leicester che arriva 14esimo in campionato, ma tanto basta per ricevere la chiamata in Nazionale per l’amichevole contro l’Irlanda. Nell’estate del 2015 sulla panchina dei biancoblu arriva Claudio Ranieri, voglioso di rivincita dopo la pessima esperienza alla guida della Nazionale greca, il tecnico di Testaccio individua da subito in Vardy uno degli attori principali del suo gioco, affidandogli le chiavi dell’attacco. Leicester-City-v-Manchester-UnitedCome nel passaggio dai dilettanti alla Championship Vardy ci mette una stagione per ingranare, segnando, e tanto, alla seconda, trascinando in vetta alla classifica della Premier League il suo Leicester, riabilitando Ranieri agli occhi dei tifosi inglesi e non solo, entrando stabilmente nelle convocazioni di Hodgson. Partire dal passo per assaporare la vetta dà certamente più gusto alla vittoria, e Vardy lo assapora appieno entrando, di diritto, nella storia della Premier League, centrando il nuovo record di marcature in 11 gare consecutive, superando, proprio contro lo United, proprio all’Old Trafford, il precedente primato di Van Nistelrooy, fermo a 10.

jamie-vardyPrima punta tecnica e veloce, capace di svariare all’occorrenza su tutto il fronte offensivo, Vardy ha scalato tutte le tappe del professionismo, finendo sotto lo sguardo delle big d’Europa, senza dimenticarsi di chi, come lui, quel sogno lo coltiva partendo dal basso, decidendo di aprire la V9, l’accademia calcio per giocatori non professionisti, che potranno così allenarsi con personale di altissimo livello inseguendo quella meta che, giorno dopo giorno, lui ha inseguito e raggiunto.

Questo è Jamie Vardy, forse sarà una favola, magari una splendida realtà, ma il messaggio lanciato da Vardy è chiaro: mai rinunciare, non è mai troppo tardi, perchè con costanza ed impegno i risultati arrivano, anche se parti dall’Halifax o dal Fleetwood Town.

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