Il piccolo Isaac, che tanto piccolo non è, spende il suo tempo calciando un pallone. Alla tenera età di cinque anni, entra nelle file del Karlslund, piccolo club della sua città natale. Diverrà presto una specie di bandiera perchè arriverà ad esordire con la prima squadra, rimanendo nel club per ben 12 anni (comprese le giovanili ovviamente). A 19 anni Kiese Thelin vuol fare il salto di qualità e firma un quadriennale col neo-promosso Norrkopping. Il debutto nella massima serie svedese arriva però solo la stagione seguente, segnando anche una rete in 11 presenze, quasi mai da titolare. Alla terza stagione si ritaglia finalmente un ruolo da titolare, ma Isaac non vuol rimanere al Norrkopping e così, la società, per non perderlo a parametro zero, decide di cederlo subito e Kiese Thelin passa al Malmo, da qui arriveranno i paragoni con un Dio del calcio. Da Malmo, passano tutti i migliori talenti svedesi e non, che saranno poi rivenduti a peso d’ oro. Una specie di Ajax, ma con meno storia, meno trofei ma comunque di grande tradizione. A Malmo, in tutta la Svezia e in qualche parte d’Europa si parla di un nuovo Ibrahimovic, pronto a prendersi la scena calcistica europea. Il paragone con Zlatan è inevitabile, perchè gioca nello stesso ruolo, è alto (189cm) e anche svedese e sembra avere un talento che ricorda seppur molto lontanamente il giovane Ibra che passò da Malmo, per poi vincere tutto (o quasi) in qualsiasi campo d’Europa. Fatto sta che al Malmo rimane solamente 7 mesi perchè le 16 presenze e le 5 reti convincono i dirigenti del Bordeaux ad acquistare il giovane nazionale svedese già a gennaio 2015. Con la compagine francese firma un contratto fino al 2019 e debutta in Ligue 1 solo due giorni dopo il suo arrivo. Intanto ha già debuttato con la Nazionale maggiore, in Montenegro, ma nel giugno 2015 trionfa all’ Europeo Under 21, battendo in finale il Portogallo, solamente ai calci di rigore.