Pallone d’Oro, farsa o premio al merito?

buffonL’esclusione di Gianluigi Buffon dalla lista dei candidati al Pallone d’Oro 2015 ha lasciato una scia infinita di polemiche, con lo stesso numero 1 della Juventus e della Nazionale che ci ha scherzato su commentando con un sarcastico “pensavo di poter rientrare almeno tra i 5 portieri più forti, ma probabilmente dovevo essermi montato la testa”.
Non considerare il portiere più forte di tutti, reduce da un’annata strepitosa con la Juventus e decisivo più volte sia in Nazionale che con i bianconeri in questo avvio di stagione, nella lista dei candidati al premio, che comprende, con tutto il rispetto,  numeri 1 del “calibro” di Ospina, è una decisione che fa parlare di sè e rende inspiegabili alcuni criteri di voto, gettando ancora una volta delle ombre sul trofeo nel quale più di una volta si sono intersecati poteri politici e meriti sul campo.

conferenza stampa pallone d'oro maschile 2010Il Ballon D’or, per dirlo alla francese, è uno dei premi sognati dai calciatori sin dai primi passi della propria carriera, non varrà una coppa o un campionato, ma un Pallone d’Oro ha, da sempre, il suo fascino. In uno sport di squadra come il calcio un premio individuale potrà far storcere il naso a qualcuno ma, fin dalla sua nascita nel 1956, quando fu assegnato all’inglese Matthews, lo storico premio ideato da France Football affascinò calciatori, stampa e tifosi.

Ideato inizialmente per premiare il calciatore europeo che si sarebbe distinto di più nell’anno solare, ha visto la vittoria di icone quali Di Stefano, Best, Sivori,Rivera,Van Basten, Platini e Baggio. Una prima modifica fu apportata nel 1994, con la possibilità di vittoria anche di calciatori non europei, regolamento che aveva di fatto escluso in passato gente come Pelè e Maradona. Premio indipendente, non associato e riconosciuto dalla Fifa fino al 2009, ma assolutamente prestigioso, nel 2010 si è deciso di unirlo al Fifa World Player, creando il Pallone d’Oro Fifa, organizzato congiuntamente da France Football e il massimo organo calcistico mondiale. Da allora, a sollevare il Pallone d’Oro sono stati soltanto due giocatori, Messi e Cristiano Ronaldo, che si sono divisi le ultime 5 edizioni con, rispettivamente, 3 e 2 titoli.

Le polemiche

Le polemiche non sono mai mancate, gettando a volte ombre sulle votazioni, a partire dal ’62, quando la seconda vittoria consecutiva in Coppa Campioni non bastò a Eusebio per aggiudicarsi il trofeo, finito nelle mani di Masopust, o nel ’64, quando lo scozzese Denis Law superò  a sorpresa l’interista Luisito Suarez. Nel 1970 il duello finale fu tra Riva, vincitore di un incredibile scudetto con il Cagliari e secondo ai Mondiali, e Gerd Muller, fu proprio il tedesco a spuntarla in virtù del maggior numero di reti segnate nel Mondiale messicano pur giungendo terzo con la propria nazionale. E’ stupefacente pensare come non abbiano mai sollevato il Pallone d’Oro calciatori del calibro di Zoff, Maldini, Baresi e Del Piero, vincitori di tutte le competizioni possibili con le proprie squadre. Il caso più eclatante ci fu però, indubbiamente, nel 1986, quando tutti si aspettavano la vittoria del madridista Butragueno la giuria di France Football premiò il bielorusso Bjelanov della Dinamo Kiev, lasciando una scia di polemiche. Accuse pesanti da parte di Stoikhov (poi vincitore nel ’94) nei confronti di Van Basten, reo di aver pagato gli sponsor per assicurarsi l’edizione del 1992. Grandi critiche anche nell’edizione del 1996, con il libero tedesco Sammer vincitore a sorpresa dopo aver trionfato con la Germania agli Europei 1996 precedendo nella classifica Ronaldo, giunto secondo, e Del Piero, campione d’Europa con la Juventus. Accuse infinite alla giuria di FF anche nel 2001, quando a trionfare fu un giovane Michael Owen a discapito di Raul, trascinatore del Real Madrid campione d’Europa. Fece scalpore anche la non vittoria proprio di Buffon nel 2006, decisivo nel Mondiale vinto dagli azzurri, a favore del compagno Fabio Cannavaro, decisione sulla quale pesò, a detta di molti, la militanza in Serie B del portierone nazionale, che avrebbe stonato con un premio così prestigioso.

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Con l’unione al premio Fifa nel 2010 il Pallone d’Oro si è trasformato in una noiosa alternanza tra Messi e Cristiano Ronaldo, certamente i due più forti calciatori dell’epoca moderna, ma non sempre i più meritevoli nell’anno solare. Chiedasi informazioni agli interisti Milito e Sneijder, vincitori di tutto con l’Inter nel 2010, e nel caso dell’olandese anche finalista del Mondiale africano, esclusi anche dal podio nel 2010, nel quale a spuntarla fu Messi, anche davanti al proprio compagno di squadra del Barcellona, Iniesta, decisivo nel trionfo Mondiale della Spagna, in una delle assegnazioni probabilmente più immeritate di sempre.

Insomma, conoscendo Gigi Buffon l’unica reazione avuta dopo la notizia dell’esclusione dalla lista dei “magnifici” 59 sarà stata una risata, non sarà il mancato voto di alcuni giurati a indicare il valore di un calciatore per il quale la carriera e le vittorie parlano da sè, ma soprattutto non potrà mai sostituire uno dei premi più difficili da vincere per un calciatore, la stima e la considerazione dei tifosi di tutto il mondo, propri ed avversari.

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